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“Verrà testato il caso di crollo della diga del lago della Stua e, di conseguenza, saranno allertati i cittadini che si trovano a valle della stessa e che potenzialmente potrebbero essere interessati dal fenomeno – spiega l’assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin-. Troppo spesso dimentichiamo che lo sfruttamento idroelettrico dei bacini montani genera questo tipo di rischio, che va gestito con tutti gli strumenti di cui la tecnologia ci ha dotati”.

Giovedì 18 luglio alle ore 12, la Regione Veneto, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Dipartimento della Protezione Civile, effettuerà un nuovo test del sistema IT-Alert, simulando il collasso della diga La Stua. Coinvolgerà 3 Comuni del bellunese e 10 del trevigiano. L’assessore regionale alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin, sottolinea l’importanza di gestire il rischio idroelettrico con strumenti tecnologici. I cellulari nei Comuni coinvolti riceveranno un messaggio di IT-alert, specificando che si tratta di un test. Per il Veneto, questo è il terzo test del sistema IT-Alert.




