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AGORDO È scuola tra i banchi, è scuola nei laboratori, ma è anche scuola nella costruzione di un progetto o durante una visita ad aziende del settore. È così che gli studenti dell’indirizzo Chimica e Materiali dell’Istituto “Follador-De Rossi” di Agordo hanno vissuto il loro percorso, sviluppando conoscenze e competenze grazie a esperienze significative dentro e fuori dall’ambiente scolastico. Nelle ultime settimane, alcuni di questi percorsi si sono concretizzati in visite presso realtà produttive del territorio bellunese, come l’industria di torrefazione “Procaffè S.p.A.” di Belluno e la cartiera “Reno De Medici” di Santa Giustina. Durante la visita alla Procaffè, gli studenti hanno avuto l’opportunità di approfondire aspetti legati all’industria agroalimentare, con particolare attenzione all’impiantistica, alla tecnologia di processo e al controllo qualità delle materie prime. Un momento particolarmente significativo è stato rappresentato dalla lezione offerta dalla Procaffè Academy, che ha permesso agli allievi di conoscere le diverse tipologie di coltivazione del caffè e di riflettere su come i cambiamenti climatici e i conflitti in corso possano influenzare, anche in modo rilevante, la produzione e l’approvvigionamento della materia prima. Anche la visita alla cartiera di Santa Giustina ha permesso agli studenti di immergersi in una realtà aziendale leader a livello europeo nella produzione di cartonati. Gli studenti hanno potuto conoscere da vicino la storia dell’azienda, i reparti produttivi, i laboratori di controllo qualità e le nuove tecnologie adottate per ridurre l’utilizzo di acqua — risorsa fondamentale nella lavorazione della carta, ma sempre più preziosa e da preservare. L’impianto di Santa Giustina è inoltre all’avanguardia nel riutilizzo delle materie prime: utilizza solo una piccola parte di cellulosa proveniente dal legno, mentre la quasi totalità deriva dal riciclo di carta di diverse tipologie. È proseguito anche il progetto “Polane”, finanziato con fondi del PNRR, attivo da due anni su richiesta del bacino di pesca n. 5 dell’Agordino. Il progetto ha coinvolto non solo l’indirizzo chimico, ma anche una classe del Liceo Scientifico dell’Istituto.
Quest’anno, l’attività si è estesa anche alle acque del laghetto delle Peschiere, nel comune di Taibon Agordino, con l’obiettivo di condurre uno studio sulla qualità delle acque di risorgiva.
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