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È scomparso a soli 36 anni Matteo Piazzetta, noto pallavolista del Nordest. Colpito da una malattia fulminante scoperta appena un mese e mezzo fa, è morto all’ospedale di Treviso, dove era ricoverato in rianimazione. Originario di Col di Mel, in Borgo Valbelluna, Matteo ha militato in diverse squadre venete e friulane, tra cui Montebelluna, Carbonera, Prata di Pordenone e Da Rold Belluno. Centrale di quasi due metri, era apprezzato per la sua tecnica e umanità. La notizia ha scosso il mondo sportivo, che lo ricorda con profonda commozione.
TUTTO IL BELLUNO VOLLEY PIANGE LA SCOMPARSA DI MATTEO PIAZZETTA
Ciao Matteo. E grazie. Per ogni muro difeso. Per ogni colpo mancino. Per ogni frammento di umanità e bellezza che hai saputo regalare alla pallavolo e al mondo. Non ti dimenticheremo.
L’intera società del Belluno Volley, insieme alla comunità sportiva e cittadina, si stringe attorno alla famiglia di Matteo Piazzetta, scomparso prematuramente a soli 35 anni. Un dolore profondo attraversa il cuore di chi lo ha conosciuto e apprezzato: in campo, come nella vita. Matteo è stato uno dei protagonisti della prima stagione del Belluno Volley in Serie A3 e di due campionati in Serie B. Un vero “rinoceronte” – come lo chiamavano affettuosamente per la sua grinta e determinazione – capace di imporsi con forza sotto rete, ma con una straordinaria eleganza fuori dal rettangolo di gioco. Era alto, quasi due metri, e attaccava con la sinistra: i suoi “tiri mancini” erano un marchio di fabbrica. Ma oltre alle doti tecniche, era il suo spirito a rendere unico il suo contributo. Matteo era gentilezza pura. Era un sorriso che arrivava sempre, anche nei momenti più duri. Salutava per primo, aiutava in silenzio, ascoltava davvero. Amava l’arte, la fotografia, la bellezza nelle piccole cose. Lo si poteva trovare con una macchina fotografica in mano o assorto davanti a un quadro. Credeva che le immagini parlassero più delle parole. E oggi, che le parole sembrano mancare di fronte a questa tragedia, restano proprio le immagini: quelle di una persona speciale, che ha lasciato un segno profondo in chi ha avuto il privilegio di incontrarlo. Il suo ricordo rimane vivido: nello spogliatoio, tra i compagni di squadra, tra gli avversari, tra i tifosi. Resta in ogni allenatore che lo ha guidato, in ogni ragazzo che si è ispirato al suo esempio. Resta in chi lo ha semplicemente incrociato lungo il cammino.
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