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Siamo esseri perfetti nella nostra imperfezione terrena. Sarebbe così facile unire le nostre paure ed andare, mano nella mano, verso la luce. Invece la nebbia del potere abbaglia gli uomini e le donne di buona volontà. E rimaniamo, sulla riva dell’Oceano come se stessimo guardando i corpi dei compagni morti in battaglia, che le onde riportano ciclicamente a riva, gonfi di sale e di profondità oscure, con gli occhi mangiati dagli uccelli acquatici e le mani chiuse in un pugno indissolubile. Sono morti, annegati nei soldi che hanno guadagnato, vendendo l’anima al diavolo e le terre agli speculatori senza scrupoli.
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