Filippo Turetta trascorrerà il resto della sua vita in carcere. La sentenza di ergastolo è arrivata per l’omicidio volontario di Giulia Cecchettin. La premeditazione, da quella lista perfezionata il 7 novembre, quattro giorni prima dell’omicidio, in cui il piano era dettagliato.
Per la Giuria nessuna crudeltà e nessun atto persecutorio
Il verdetto pronunciato da Stefano Manduzio, Presidente la Corte d’assise di Venezia, esclusa la crudeltà, nonostante le 75 coltellate del 22enne padovano inflitte alla giovane, di cui 25 alle mani e agli avambracci, segni di una disperata difesa. Escluso anche lo stalking pur con i messaggi e le pressioni a cui è stata sottoposta Giulia. Dal punto di vista risarcitorio, soddisfatte le richieste degli avvocati della famiglia Cecchettin.
Giulio coerente non entra nel merito della pena
Giulio Cecchettin : “Abbiamo perso tutti come società, nessuno mi ridarà mia figlia. Non sono nè più sollevato, nè più triste rispetto a ieri o a domani. Dobbiamo fare di più come essere umani, evitando questi momenti” ha dichiarato ai microfoni di Antenna 3 presente in Aula a Venezia. “Leggeremo le motivazioni e se ci sono margini ricorreremo in appello”, ha invece dichiarato Caruso, l’avvocato della difesa.