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Buongiorno, desidero segnalare una criticità che sta emergendo con forza a Falcade in questo inizio stagione estiva: l’assoluta carenza di spazi adeguati per la sosta dei camper/pulmini camperizzati, in un comune che fa del turismo uno dei suoi principali motori economici e che aderisce, non a caso, al circuito Alpine Pearls, noto per la promozione di un turismo sostenibile e responsabile. Ogni anno molti turisti itineranti scelgono Falcade e il suo territorio per vacanze all’insegna della natura, del trekking, dello sport e della tranquillità. Tuttavia, l’unica area abitualmente utilizzata per il parcheggio dei camper – vicina al centro del paese e a tutte le principali attività e attrattive – a partire dal 9 giugno 2025, è ufficialmente chiusa per lavori, come indicato nell’Ordinanza n. 41 del 04/06/2025 e al momento non è stata individuata alcuna alternativa concreta e funzionale, se non l’utilizzo dei vari parcheggi per auto sparsi nel territorio comunale o il “parcheggio selvaggio” come si sta vedendo in altri comuni Agordini, in cui si è arrivato al punto di inserire zone a traffico limitato per evitare tutto ciò. Questo vuoto rappresenta un ostacolo reale alla permanenza dei camperisti nel territorio comunale. Va sottolineato però che questi lavori previsti sono, per loro natura, inderogabili, in quanto riguardano opere idrauliche di fondamentale importanza per la sicurezza e la funzionalità del territorio e eseguiti per conto della Regione Veneto. Nonostante ciò, il Comune avrebbe potuto e dovuto prevedere soluzioni alternative per la sosta dei camperisti, minimizzando l’impatto di queste necessarie opere sul flusso turistico. L’ordinanza di chiusura dell’area, in sé, è comprensibile e inevitabile nell’ambito della pianificazione e dell’esecuzione di interventi di sicurezza idraulica. Tuttavia, rimane l’imperativo di garantire un’adeguata alternativa per i turisti camperisti, che continuano a rappresentare una fetta importante dell’offerta turistica e della vivacità economica del comune. Il campeggio esistente è di dimensioni contenute come piazzole camper e spesso al completo già nei primi periodi di alta stagione. L’unica altra area “parcheggio camper” presente, quella di Caviola, è piccola, scarsamente accessibile e lontana sia dal centro di Falcade che dalle principali attrazioni turistiche. A ciò si aggiunge una mobilità interna poco funzionale, con collegamenti pubblici ridotti e autobus poco frequenti, che rendono ancora più difficile spostarsi una volta lasciato il camper. In questo contesto, la mancanza di un’area dedicata ai camper non è solo un disagio per una precisa categoria di turisti, ma rappresenta una grave incoerenza rispetto alla visione di sostenibilità ambientale e mobilità dolce che Alpine Pearls promuove, e che il Comune di Falcade dovrebbe pienamente sostenere e mettere in pratica e risolverebbe il problema del “parcheggio selvaggio”. È incomprensibile, inoltre, che negli anni non si sia previsto nemmeno un punto minimo di accoglienza, con la possibilità di sosta regolamentata e l’accesso ai servizi di base: carico e scarico delle acque, collegamento elettrico, contenitori per la raccolta differenziata. Si tratta di dotazioni semplici, ormai presenti anche nei più piccoli comuni montani, che però fanno una grande differenza in termini di qualità dell’offerta turistica. I camperisti, lo ricordiamo, sono turisti a tutti gli effetti, che spesso contribuiscono attivamente all’economia locale usufruendo di ristoranti, negozi, servizi e impianti. Ignorare le loro esigenze significa perdere un’opportunità concreta di sviluppo per il territorio, in un momento in cui la concorrenza tra destinazioni turistiche è sempre più alta e inoltre rinunciare a una forma di turismo sostenibile, coerente con le strategie di promozione turistica del territorio. È auspicabile che l’Amministrazione comunale intervenga al più presto, individuando una soluzione transitoria per la stagione in corso, ma soprattutto progettando una vera area camper attrezzata per il futuro, in grado di rispondere a standard minimi di accoglienza e alle aspettative di un pubblico ormai consolidato e in crescita, in coerenza con i valori che si dichiara di voler promuovere. Molto spesso quando al turista itinerante non si dà un minimo di accoglienza cambia destinazione portando il camper e i “soldi” in altre località. Forse Falcade non ha bisogno né dei camperisti e nemmeno del loro contributo economico.
Diego Costa
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