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OGGI SU RADIOPIÙ: MUSICA, informazione e dirette
ALLE 8.05 LA RASSEGNA STAMPA LOCALE 8.25 PIU SIAMO 9.00 oggi come ieri, di silvia baldo 10.15 lago di Alleghe, il caldo e le alghe, parliamone con i sindaci di Alleghe e Rocca Pietore 10.30 REPORTER ROBERTO SORAMAE CI PARLA DI MERINO MATTIUZZI CUSTODE DELLE TERRE ALTE di marina dona’ 12.00 IL LISCIO DI MIRCO BENCIVENNI 12.30 GR PRINCIPALE 13.20 salute e societa’, con il dottor Marco Caracciolo 14.00 estate con noi, le selezioni di Marina 15.00 la radio… una storia di paola lanciato 16 45 LE HIT STORICHE DI MIRCO BENCIVENNI 19.05 LE ANTICIPAZIONI DAL TG DI ANTENNA 3 DA UN’IDEA DI TIZIANA BOLOGNANI 19.20 abitare nell’agordino, le iniziative dell’Unione Montana Agordina. lo sportello “Abitare in Agordino con Ilaria Savio (foto)
N di parom – L Almanach de la nosta jent
Le voci: Davide Conedera, Agordo, Michela Dell’Osbel, La Valle Agordina Simone Ganz, Falcade Veronica Lezuo, Colle Santa Lucia. La voce nella sigla è di Giorgia Taio
LA PUNTATA DI OGGI, 30 GIUGNO 2025
I podcast informativi del mattino – audio –
LA RASSEGNA STAMPA NAZIONALE ALLA RADIO, OGNI GIORNO ALLE 5 E ALLE 6 DEL MATTINO viene pubblicata alle 6.00 DIRETTA RADIO
NOTIZIE DELLA NOTTE
Cina, si evitino accordi commerciali con gli Usa a nostre spese Ottawa,‘accordo commerciale Usa-Canada entro il 21 luglio’ Candidata comunista per la prima volta alle presidenziali cilene
Messico: 381 corpi abbandonati in un crematorio a Ciudad Juarez Un’altra notte di proteste a Belgrado, strade bloccate ‘Con legge Trump 12 mln di persone senza copertura sanità
Imboscata ai vigili del fuoco in Idaho, due morti Borsa: Tokyo, apertura in rialzo (+1,10%)
AUDIO dalle 6 del mattino
I podcast informativi del mattino – audio –
OGNI GIORNO ALLE SETTE DEL MATTINO, LA RASSEGNA STAMPA LOCALE FLASH… PER CHI VA IN FRETTA. I TITOLI DAI GIORNALI E DAL SITO WWW.RADIOPIU.NET viene pubblicato alle 7.00 DIRETTA RADIO
per chi va in fretta… tante notizie in pochi minuti. L’informazione locale alla radio, ogni ora dalle 7 del mattino alle 19 della sera.
Notizie locali dal Bellunese: tra cronaca, eventi e novità
Cronaca e attualità:
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Tragica morte di una bambina di 10 anni a Pederobba, annegata nel Piave durante il caldo estivo.
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Nuova frana a San Vito di Cadore, stessa zona colpita due settimane fa.
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A Venezia, festa vip con nozze Bezos e contestazioni di protesta.
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Clima eccezionalmente caldo in quota sulle Dolomiti, con zero termico a 5.000 metri, rischio per i ghiacciai.
Incidenti e soccorsi in montagna:
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Trovato morto escursionista disperso in Val di Zoldo.
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Scontro mortale tra quad e suv al Passo San Pellegrino.
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Vari interventi del Soccorso alpino per escursionisti in difficoltà e malori in tutta la provincia.
Eventi e sicurezza:
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Due incidenti con motociclisti in Agordino in poche ore, entrambi trasportati in ospedale.
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Arrestati ladri di smartphone durante la Velenosa Run a Bolzano Bellunese.
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Partito il progetto “Non è solo un filtro” per contrastare guida sotto alcol e droga a Belluno.
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Traffico intenso e code sulla Feltrina per lavori stradali, disagi segnalati.
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Notte di disturbo al Passo Campolongo per raduno moto con musica ad alto volume, polemiche e critiche.
Ambiente e comunità:
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Monitoraggio costante dopo frane e sversamento di gasolio a San Vito di Cadore.
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Alghe verdi segnalate nel Lago di Alleghe, sindaci al lavoro per risolvere.
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A San Tomaso parte progetto per valorizzare prodotti locali, come il “Fagiolo Comune”.
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A Selva di Cadore inaugurata la scultura “Cervo del Fertazza” in legno, simbolo di rinascita post-Vaia.
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Prossimo evento a Rivamonte Agordino: testimonianza della Medaglia d’Oro Paola Del Din, prima donna paracadutista italiana
Radio Più offre una panoramica sui principali eventi e notizie in provincia di Belluno, accompagnata dalla programmazione radiofonica. Tra le principali notizie
AUDIO dalle 7 del mattino
I podcast informativi del mattino – audio –
GIORNALE RADIO NAZIONALE, EDIZIONE DELLE SETTE viene pubblicato alle 7.05 DIRETTA RADIO
il giornale radionazionale e’ in onda ogni ora, dalle sette del mattino alle venti della sera
RADIOPIÙ – La voce del territorio, lo sguardo sul Paese.
CASERTA Investito a Mondragone Sedicenne morto in scooter: fermato il pirata, è un pregiudicato
VIAREGGIO L’anniversario della strage Strage di Viareggio, messa e fischi dei treni ricordano le 32 vittime
ORSOGNA ‘Via la bandiera nazista dal Museo della Guerra di Orsogna’ L’opposizione pretende dal Comune la rimozione del simbolo del Terzo Reich
SONDRIO Espulso sfugge all’imbarco e scappa lungo la pista dell’aeroporto Segnalato 142 volte dalla polizia, espulso dall’Italia
FERRARA Detenuta transessuale denuncia: ‘Stuprata da 4 uomini in carcere’ Il caso a Ferrara. La Garante: “Non doveva essere lì”
ROMA Circolazione rallentata sulla Roma-Napoli, treni in ritardo A causare il rallentamento sulla linea ferroviaria è un treno Italo
ROMA Dubbi della Cassazione sull’Albania, scontro con le toghe Foti: ‘Noi andiamo avanti’. Anm: ‘Rispetto tra le istituzioni’
RADIOPIÙ – Dalle Dolomiti alla pianura, i fatti che segnano la Regione.
PEDEROBBA Un’altra tragedia lungo il tratto pianeggiante del fiume Piave in provincia di Treviso, che in queste torride giornate estive attira bagnanti alla ricerca di un po’ di fresco, ma che può tradire con la sua corrente e il fondale che scende improvvisamente, con rapide e mulinelli che diventano trappole fatali. L’ultima vittima è una bambina di 10 anni, di origine macedone, che si trovava con i genitori e i fratelli in una spiaggetta sul corso d’acqua, nella frazione di San Giorgio di Pederobba.
BELLUNO Ancora una frana sulle Dolomiti, San Vito di Cadore nella polvere Distacchi dalla Croda Marcora, stesso punto di due settimane fa
VENEZIA Nozze Bezos, pigiama party per la festa finale all’Arsenale ‘Dolce notte’ ispirato a Fellini, la sposa in abito Versace
VENEZIA Sfilano ‘No Bezos’ a Venezia, in 700 contro feste vip in laguna
PADOVA Recupera auricolari rubati, con lo ‘squillo’ individua il ladro Con cellulare li aveva geolocalizzati, poi li ha fatti suonare
ZERO TERMICO A 5 MILA METRI: ALLARME CALDO SUI GHIACCIAI
Apice del caldo in quota ieri nel Bellunese, con 12 gradi registrati ai 3.300 metri di Punta Rocca. Il livello dello zero termico ha toccato i 5.000 metri, un’anomalia dovuta all’afflusso di aria nordafricana. Il fenomeno mette a rischio i ghiacciai, in particolare quello della Marmolada, dove la neve primaverile residua si sta sciogliendo rapidamente. Secondo l’Arpav, giugno potrebbe essere stato uno dei mesi più caldi di sempre. Attesa ora una lieve instabilità con temporali pomeridiani.
ULTIM’ORA AUDIO dalle sette del mattino, ogni ora alla radio EDIZIONE DELLE SETTE
I podcast informativi del mattino – video –
RASSEGNA STAMPA LOCALE, ORE OTTO
viene pubblicata alle 8.05 DIRETTA RADIO DI MIRKO MEZZACASA
VIDEO in diretta AGGIORNAMENTO dalle 8 del mattino
ogni sera alle 19 le anticipazioni alla radio, quello che poi seguirete nel TELEGIORNALE BELLUNESE in onda alle 19.30 sul CANALE 10 del digitale terrestre.
QUESTA MATTINA SP 11 DI SOVERZENE CHIUSA AL TRAFFICO
SEDICO Veneto Strade comunica che nella giornata di oggi, dalle 8:15 alle 11:45, la SP 11 di Soverzene, in comune di Soverzene, rimarrà chiusa al traffico. Divieto di circolazione per tutti i veicoli.
DIVIETO DI TRANSITO PER MEZZI OLTRE I 12 METRI SULLA S.P. 346 FINO AL 4 LUGLIO 2025
FALCADE Fino al 4 luglio 2025, esclusi sabati, domeniche e festivi infra-settimanali, sarà in vigore un divieto di transito per i veicoli con lunghezza superiore a 12 metri sulla S.P. 346 “del Passo San Pellegrino”, nel tratto Zingari–Bivio Valles, nel Comune di Falcade. Il divieto sarà attivo nelle fasce orarie 8:00–12:00 e 13:00–17:00.
BAMBINA DI 10 ANNI ANNEGA NEL PIAVE A PEDEROBBA: RITROVATA SENZA VITA TRA I MASSI DEL FIUME
PEDEROBBA (TV) Tragedia nel pomeriggio di ieri a Pederobba (Treviso): una bambina di 10 anni di origine macedone è annegata nel fiume Piave mentre faceva il bagno con i fratelli. Dopo un tuffo, la piccola non è più riemersa, probabilmente trascinata dalle forti correnti. Le ricerche, iniziate alle 16:15, hanno coinvolto circa 20 vigili del fuoco, sommozzatori, droni ed elicottero. Il corpo è stato ritrovato incastrato tra i massi del fiume. Il medico del Suem 118 ha constatato il decesso alle 18:30. Sul posto anche i carabinieri. La famiglia era al fiume per un pomeriggio di svago.
DAL GR NAZIONALE
ESCURSIONISTA VENEZIANO RITROVATO SENZA VITA NELLA VAL PRAMPER
VAL DI ZOLDO È stato ritrovato senza vita Ugo Fattore, 60 anni, escursionista e architetto veneziano, disperso da venerdì 27 giugno. L’uomo sarebbe scivolato su una cengia, forse a causa dell’accorciamento improvviso di un bastoncino da trekking, cadendo tra le rocce. Le ricerche, iniziate venerdì sera e proseguite per due giorni, hanno coinvolto oltre cinquanta soccorritori, tra cui squadre del Soccorso alpino, Vigili del fuoco, Guardia di finanza, Carabinieri forestali e unità cinofile. Impiegati elicotteri, droni Lifeseeker e dispositivi IMSI Catcher per localizzare il cellulare, oltre a specialisti in topografia. L’auto dell’uomo era stata trovata all’imbocco della Val Pramper con un biglietto che indicava il rientro previsto alle ore 14. Una segnalazione di urla, sentite da due escursionisti francesi, aveva indirizzato i soccorsi. Il corpo è stato recuperato nella zona tra Forcella Moschesin e il Castello di Moschesin e trasportato a Forno di Zoldo.
INCIDENTE MORTALE A PASSO SAN PELLEGRINO: MUORE MATTIA MICAGLIO, FERITA LA COMPAGNA
PASSO SAN PELLEGRINO Tragico incidente sabato sera a Passo San Pellegrino, al confine tra Bellunese e Trentino: Mattia Micaglio, 51 anni, padovano d’adozione e direttore commerciale della Marcato spa, ha perso la vita dopo lo scontro tra il suo quad-bike e un suv. Viaggiava con la compagna di 33 anni, ora ricoverata in ospedale ma non in pericolo di vita. Illeso il 26enne alla guida del suv. Lo schianto è avvenuto attorno alle 22.45, poco dopo che la coppia aveva lasciato il Rifugio Fuciade. Sono in corso le indagini dei carabinieri per chiarire la dinamica, possibile una mancata precedenza.
MALORE AL RIFUGIO FREDAROLA, MUORE UN 70ENNE OLANDESE
LIVINALLONGO Ieri mattina alle 11.20 circa la Centrale del Suem è stata attivata per un turista olandese di 70 anni, colto da improvviso malore fuori dal Rifugio Baita Fredarola, che si trova a una trentina di minuti a piedi dal Passo Pordoi. I presenti hanno subito iniziato a praticare il massaggio cardiaco all’uomo, fino all’arrivo dell’equipe medica dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, subentrata nelle manovre. Purtroppo a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione e il medico ha solamente potuto constatare il decesso dell’escursionista. La salma è stata affidata al Soccorso alpino di Livinallongo.
ESCURSIONISTA SI FA MALE ALLA CAVIGLIA SUL SENTIERO DEL PADON
ROCCA PIETORE Una squadra del Soccorso alpino della Val Pettorina è stata inviata lungo il sentiero numero 699 del Passo Padon, dove un’escursionista aveva messo male il piede e si era fatta male alla caviglia. Raggiunta dai soccorritori 70enne di Rubano (PD) è stata accompagnata in fuoristrada fino al Passo Fedaia, da dove si è allontanata con i propri mezzi.
ESCURSIONISTA BLOCCATO SULLA PARETE DI CIMA ZOPEL, SALVATO DAL SOCCORSO ALPINO CON L’ELICOTTERO
CANALE D’AGORDO Un escursionista 39enne di Roma, partito da Gares per un’escursione sul sentiero 755 verso il Mulaz, ha deviato sul canalone tra Cima Zopel e Cima Campido, rimanendo bloccato in un diedro roccioso a circa 20 metri dalla vetta, con un salto verticale sotto di sé. Alle 8.50 di ieri ha contattato il 118 chiedendo aiuto. Il Soccorso alpino della Val Biois si è attivato, mentre l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha individuato l’uomo in parete durante un sorvolo. Dopo aver allestito il campo base a Gares, il tecnico di elisoccorso è stato calato con un verricello di 30 metri, ha messo in sicurezza l’escursionista e lo ha recuperato. L’uomo è stato infine trasportato illeso a valle.
ESCURSIONISTA FERITA SUL SENTIERO NELL’ALPAGO E INTERVENTO ANNULLATO IN VAL TRAVENANZES
TAMBRE Alle 12.20 circa il Soccorso alpino dell’Alpago è stato attivato per un’escursionista scivolata sul sentiero N dell’anello del Cansiglio, in località Bec a poca distanza dal confine con il territorio di Caneva. La donna di 53 anni di Vazzola (TV), che si trovava assieme al marito e aveva riportato un trauma alla spalla e al polso, è stata assistita e accompagnata dai soccorritori fino al rendez vous con l’ambulanza, partita in direzione dell’ospedale di Belluno.
CORTINA La Centrale del 118 è stata poi contattata da due persone straniere, una delle quali si era fatta male a una caviglia sul sentiero che sale al Monte Casale, in Val Travenanzes. Quando però l’elicottero è arrivato in zona, i chiamanti hanno rifiutato l’intervento.
ESCURSIONISTI FIORENTINI E IL LORO CANE RECUPERATI IN ELICOTTERO SUL COL BEL A GOSALDO
REDAZIONE Nel pomeriggio, l’elicottero di Treviso Emergenza è intervenuto sul Col Bel, a Gosaldo per soccorrere una coppia di escursionisti fiorentini di 61 anni in difficoltà con il proprio cane. Saliti da Forcella Franche, avevano tentato una discesa alternativa lungo un ghiaione, ma si sono bloccati spaventati e accaldati. Il tecnico del Soccorso alpino, calato con il verricello, ha recuperato prima la donna, poi l’uomo e il cane, riportandoli a valle. Successivamente, in Alpago, un parapendista tedesco di 52 anni è precipitato sotto il decollo del Rifugio Dolada. Soccorso da elicottero ed equipe medica, è stato trovato con sospetto politrauma e trasportato all’ospedale di Belluno. Infine, a Livinallongo, il Soccorso alpino ha aiutato un 76enne triestino, sfinito dalla fatica nei pressi di Porta Vescovo. L’uomo, che era con la moglie, è stato riaccompagnato alla propria auto e ha lasciato il luogo autonomamente.
SOCCORSO RAGAZZO SUL RIENTRO DELLA FERRATA SCI CLUB 18

INCIDENTI A FALCADE E A CENCENIGHE. VIGLI DEL FUOCO AL LAVORO
REDAZIONE Due interventi in poche ore per i Vigili del Fuoco di Agordo impegnati in due differenti incidenti stradali nella mattinata di ieri. Il primo intervento è stato effettuato alle ore 11:50 nel Comune di Falcade, località Caviola, sulla Strada Provinciale 346 del Passo San Pellegrino. Un’auto e una moto si sono scontrate, causando il ferimento del motociclista. Sul posto sono prontamente intervenuti i Vigili del Fuoco, i Carabinieri di Agordo e i volontari della Croce Verde Val Biois. Il ferito è stato trasportato all’ospedale Papa Luciani di Agordo. L’intervento si è concluso alle ore 12:40. Nemmeno il tempo di rientrare in sede che, alle ore 12:41, i Vigili del Fuoco sono stati nuovamente allertati per un altro incidente, questa volta a Cencenighe, sulla 203 Agordina. In questo caso si è trattato di una caduta autonoma di un motociclista, rimasto ferito. Anche in questa circostanza sono intervenuti i sanitari del Suem, che hanno trasportato l’infortunato al Pronto Soccorso di Agordo per le cure del caso.
FURTI DURANTE LA VELENOSA: LADRI ARRESTATI GRAZIE AL GPS DI UNO SMARTPHONE
Durante la gara podistica “La Velenosa Run” a Bolzano Bellunese, sabato sera, diversi atleti sono stati derubati mentre correvano. I ladri hanno forzato numerose auto nel parcheggio, portando via denaro, oggetti personali e telefoni. Decisivo il tracciamento di uno smartphone rubato, che ha permesso alle forze dell’ordine di localizzare i malviventi a Santa Giustina e arrestarli in flagranza. Refurtiva recuperata quasi interamente. I due, presunti stranieri dell’Est, sono stati portati a Baldenich in attesa dell’udienza.
GUASTO ALLA LINEA ELETTRICA A COLDEMIES: VIGILI DEL FUOCO IN AZIONE PER LA MESSA IN SICUREZZA
ALLEGHE Nel pomeriggio di ieri, alle 15:22, i Vigili del Fuoco di Agordo sono intervenuti nel Comune di Alleghe, in località Coldemies, a causa di un guasto alla linea elettrica di media tensione. Il malfunzionamento ha provocato l’interruzione dell’energia elettrica in tutta l’area, generando disagi tra i residenti. I Vigili del Fuoco si sono adoperati per mettere in sicurezza la zona e monitorare la situazione fino all’arrivo del personale specializzato di ENEL, incaricato del ripristino della linea. Le operazioni si sono concluse con successo dopo quasi due ore di intervento.
CONTROLLI ANTIDROGA E ALCOL: PARTE A BELLUNO IL PROGETTO “NON È SOLO UN FILTRO”
BELLUNO Ha preso il via a Belluno il progetto “Non è solo un filtro”, promosso dall’Amministrazione Comunale e dalla Polizia Locale, per contrastare l’uso di alcool e droghe alla guida. Già nella prima serata operativa, oltre 15 unità tra Polizia Locale e Carabinieri hanno effettuato controlli lungo alcune arterie cittadine, coadiuvati da un laboratorio mobile per test sanitari. Sono stati controllati oltre 200 veicoli e identificate circa 150 persone. Quaranta conducenti sono stati sottoposti a verifiche approfondite, tre dei quali sono risultati positivi all’assunzione di sostanze, con relative sanzioni. Sono stati inoltre sanzionati due autisti per mancata revisione e patente scaduta, mentre una persona è stata segnalata per possesso di hashish. Le forze dell’ordine hanno espresso soddisfazione per i risultati e il coordinamento tra i corpi coinvolti. Il Comandante della Polizia Locale, Antonio Codemo, e il Colonnello Pigozzo dei Carabinieri hanno sottolineato l’importanza della sinergia e dell’impatto preventivo dell’iniziativa, apprezzata anche dagli automobilisti controllati. Le attività continueranno nelle prossime settimane, con l’obiettivo di aumentare la sicurezza stradale e sensibilizzare i cittadini a comportamenti responsabili.
TRAFFICO IN TILT SULLA FELTRINA: CODE E DISAGI AL SEMAFORO DI ANZÙ
FELTRE Domenica da incubo sulla Sr 348 tra Fener e Feltre: oltre 40 minuti per percorrere pochi chilometri a causa del semaforo a senso unico alternato alle curve di Anzù. Il dispositivo, sottoposto a intenso traffico per eventi e turismo, ha mostrato tutti i suoi limiti. Disagi anche al pomeriggio in direzione opposta. Necessario un presidio manuale nei weekend per evitare il caos.
MUSICA A TUTTO VOLUME E ROMBI DI MOTO: NOTTE INSONNE A ROE E SEDICO
SEDICO Sabato notte segnata da caos e proteste tra Roe, Bribano e Sedico: centinaia di moto hanno sfrecciato tra le vie con rombi assordanti e musica ad alto volume, disturbando il sonno di molti residenti. Si parla di un presunto raduno motociclistico o addirittura di un rave party, ma i fatti restano poco chiari. I disagi sono stati segnalati anche a Santa Giustina. A terra, al mattino, solo rifiuti e amarezza.
DILLO A RADIOPIU Passi dolomitici, notte da incubo al Campolongo: “Non è più un parco, ma un luna park”
PASSO CAMPOLONGO Dalle prime luci dell’alba arrivano le parole di Silvia Del Monego, che attraverso la rubrica “Dillo a Radio Più” denuncia quanto accaduto nella notte tra le 2 e le 4 al Passo Campolongo, dove i tornanti dolomitici – già trafficati e sotto pressione durante il giorno – si sono trasformati in un rumoroso raduno notturno di moto. “Non è più solo un parco giochi diurno – scrive Silvia – ma un luna park notturno. Due ore di clacson, trombette, rombi e accelerazioni. Un vero delirio acustico.” L’episodio, oltre a disturbare la quiete notturna dei residenti e dei turisti, ha sollevato un interrogativo più profondo: dov’è finito il rispetto per il territorio e per chi lo abita? Silvia racconta anche di aver contattato le forze dell’ordine, ricevendo però una risposta sconfortante: “Non possiamo fare nulla”. Un segnale che solleva interrogativi sulla gestione e sull’autorizzazione di eventi simili, ammesso che di un evento autorizzato si sia trattato. “Se già con il traffico diurno eravamo al limite – conclude Silvia – ora abbiamo superato il confine, dimostrando di cosa è capace l’uomo per quattro soldi in più nella saccoccia”.
DILLO A RADIO PIU’: AUTORIZZATI…MA NON A FAR CASINO
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Questo l’evento di questa notte. Autorizzati dal Prefetto di Belluno e Prefetto di Trento e Bolzano. Ci scrive Osvaldo Finazzer da Passo Pordoi che sentiti i Carabinieri hanno detto che non possono fare nulla perché sono autorizzati, però, osserva Osvaldo Finazzer, non sono autorizzati a transitare con le marmitte aperte e la musica ad alto volume e questo dalle ore 2 fino alle ore 7 del mattino? Per loro gli schiamazzi notturni non esistono? Esistono per gli altri? Perchè se noi facciamo musica dal vivo fino a notte fonda i Carabinieri sono i primi ad arrivare.
CLICCA QUI PER VEDERE
Mi chiedo come può un Prefetto autorizzare una manifestazione simile con tutti i rischi connessi Dovevano riuscire a fare 500 miglia in 24 ore. E’ ormai una realtà che i Passi Dolomitici sono considerati terra di nessuno, scomodi per le forze dell’ordine a fare postazioni di blocco e di controllo durante tutta la giornata, interessanti solamente per eventi che creano scompiglio tra l’altro autorizzati dai Prefetti e dai Commissari del Governo ( mia figlia durante la notte ha raggiunto i responsabili che hanno dimostrato il documento autorizzativo per l’evento di 24 Ore. Noi del Comitato per la salvaguardia dei passi dolomitici condanniamo questo genere di turismo e tutti gli eventi che non rispettano il codice della strada.
Così sulla strada del Pordoi “ La Grande Strada delle Dolomiti”. Tra strada dissestata gli ultimi 5 Km al Pordoi e le gare di auto preparate.
DALL’ARCHIVIO RADIO PIU’
STRADE DEI PASSI TRA BUCHE E RUMORE: LA DENUNCIA DEGLI OPERATORI TURISTICI
PASSI DOLOMITICI E MOTOCICLETTE: PARLA IL SINDACO DI LIVINALLONGO OSCAR NAGLER
LIVINALLONGO Dopo la segnalazione pubblicata in mattinata sul sito di Radio Più, il sindaco di Livinallongo Oscar Nagler entra in merito alla situazione passi.
OSCAR NAGLER, SINDACO DI LIVINALLONGO
DILLO A RADIO PIU’…IL PERICOLO DI GUIDARE SUI PASSI
Verso Passo Pordoi ore 12:30 davanti a me mentre stavo guidando il bus un frontale tra 2 moto. Ormai è troppo pericolo passare sui passi troppo traffico, troppe persone spericolate e pochi controlli. Ogni giorno rischiamo più volte di fare un frontale mentre lavoriamo… Bisogna sempre sperare che “vada bene”…
Cesare
DILLO A RADIO PIU’…IL TEAZ DI VAL GARES
Ieri siamo stati in Val Gares. Abbiamo fatto un’escursione al Viaz del Bus e, al rientro, siamo passati per Malga Valbona, dove abbiamo visto il TEAZ, una struttura particolare costruita nel 2015, ora in completo stato di abbandono. È davvero un peccato: oltre all’ingente spesa di denaro pubblico, nessuno sembra usufruire di questa struttura. Il problema è che sono già passati dieci anni (io stesso non ne conoscevo nemmeno l’esistenza). Magari, portando la questione all’attenzione di più persone, qualcosa potrebbe muoversi in senso positivo.
Eros
FRANA TRA SAN VITO DI CADORE E CORTINA D’AMPEZZO: NESSUN DANNO, SOLO POLVERE SULLA SCARPATA
SAN VITO DI CADORE Una densa nube di polvere ha avvolto nella notte il centro di San Vito di Cadore, generando preoccupazione tra i residenti. La causa è da ricondurre a un distacco di materiale roccioso dal versante del monte Marcora, sopra l’abitato. Fortunatamente, al momento non si registrano danni a persone o cose. Il sindaco è sul posto per monitorare da vicino l’evolversi della situazione. Presente anche il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi, delegato alla difesa del suolo, che si è subito attivato in coordinamento con i Vigili del Fuoco e il responsabile ANAS: “Siamo in costante contatto con gli enti preposti per garantire il supporto operativo necessario e valutare l’entità del fenomeno”, ha dichiarato. La Strada Statale 51 di Alemagna, sebbene rimanga aperta al traffico, presenta tratti interessati dalla polvere e si raccomanda la massima prudenza alla guida.
SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO A SAN VITO: CROLLI SULLA CRODA MARCORA E SVERSAMENTO A CANCIA MONITORATI DALLA PROVINCIA
SAN VITO DI CADORE Il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi rassicura i cittadini sulla gestione delle emergenze che stanno interessando il territorio nelle ultime ore. «La situazione a San Vito è sotto controllo – ha dichiarato –. Il monitoraggio dei crolli sulla Croda Marcora prosegue costantemente. Nelle prossime ore il geologo incaricato dalla Provincia effettuerà un sorvolo dell’area con l’elicottero dei vigili del fuoco, che ringrazio per la continua e preziosa sinergia. L’obiettivo è valutare con precisione l’entità dei distacchi rocciosi e pianificare eventuali ulteriori interventi di messa in sicurezza». Non solo Croda Marcora. Bortoluzzi ha fatto il punto anche sul fronte dell’inquinamento da gasolio provocato da uno sversamento avvenuto a Cancia, che ha raggiunto il fiume Piave. «Anche in questo caso – spiega – la situazione è costantemente seguita. Gli interventi di assorbimento del materiale inquinante, condotti a valle fino a Soverzene, si sono conclusi nelle ultime ore».
Quando l’Alto Adige scivola in Veneto (senza dirlo a nessuno)
Furto di immagine o geografia creativa?
Bello, bellissimo. Immaginate la scena: un turista entusiasta arriva nella hall di un elegante hotel, guarda la locandina appesa con orgoglio alla parete – prati verdi, baite idilliache, mucche fotogeniche – e chiede con accento tedesco impeccabile:
“Scusi… quanto dista questa magnifica località altoatesina dalla struttura?”
Silenzio.
Occhi sgranati.
Il responsabile della hall deglutisce.
Perché la località in questione… non è in Alto Adige. No. È in Veneto. E non un Veneto qualunque: è quello da cartolina, da esplorare con calma, quello delle Dolomiti bellunesi, mica pizze e speck.
Ma la vera chicca arriva quando il direttore del Tirler – sì, proprio lui, con GPS alla mano – dovrà fare outing cartografico: “Ehmmm… sì… effettivamente… non è Alto Adige… ma è… Veneto. Un ottimo Veneto!”.
E via con le spiegazioni, i “confini fluidi”, i “valori condivisi”, forse pure un “ma tanto siamo tutti montagna”, mentre il turista tedesco aggiorna Google Maps con aria confusa.
Alla fine, cosa resta? Un pizzico di ironia e una domanda: ma davvero il nostro meraviglioso Veneto ha bisogno di travestirsi da Alto Adige per piacere? Dai, su… siamo belli anche senza Photoshop geografico!
OLTRE DUEMILA PERSONE ALL’EPTA FAMILY DAY DI LIMANA
Grande successo per il Family Day 2025 allo stabilimento Epta Costan di Limana, che ieri ha accolto oltre 2.000 persone tra dipendenti e familiari. L’evento ha offerto visite guidate agli impianti, attività ricreative per bambini, momenti di convivialità e gadget per tutti, rafforzando il legame tra l’azienda e le famiglie. «Orgogliosi di aver aperto le porte alle famiglie», ha commentato Francesco Carrer, responsabile HR di Epta Italia.
Arabba, il negozio di paese diventa un supermarket
LIVINALLONGO
di LORENZO SORATROI
ALGHE SUL LAGO DI ALLEGHE: IL SINDACO DE TONI IN PERLUSTRAZIONE PER MONITORARE LA SITUAZIONE
OGGI ALLE 10.10 E ALLE 18.30 LO SPECIALE ALLA RADIO, DI MARINA DONA’ CON DANILO DE TONI E VALERIO DAVARE SINDACI DI ALLEGHE E ROCCA PIETORE
DI MARINA DONA’
ALLEGHE/ROCCA PIETORE Già da diverse settimane sul Lago di Alleghe sono affiorate delle fastidiose alghe color verde scuro, che vanno un po’ a guastare l’estetica di questo bellissimo lago formatosi dopo la frana del Monte Piz nel 1771. Nella giornata di domenica 29 giugno 2025, il sindaco di Alleghe Danilo De Toni, in perlustrazione sulle sponde del lago, in contatto anche col sindaco di Rocca Pietore Valerio Davare per fare il punto della situazione. Come afferma De Toni e condiviso da Davare, si auspica di riuscire a risolvere il problema.
DILLO A RADIOPIU LAGO DI ALLEGHE, SERVONO INTERVENTI SUBITO!
Germano Gerola, turista nell’Agordino scrive alla rubrica Dillo a Radio Più. Riceviamo e pubblichiamo. In coda il nostro servizio, oggi alle 10.15 e questa sera nel notiziario delle 20 lo speciale con i sindaci, Danilo De Toni (Alleghe) e Valerio Davare (Rocca Pietore).
LA LETTERA
Sono un turista lombardo che frequenta Alleghe assiduamente e che in passato ha già goduto della Vostra ospitalità nella rubrica Dillo a Radio Più. Scrivo di nuovo per una nuova questione, senza alcun intento polemico, ma per cercare di avviare un dibattito. Alleghe deve buona parte della sua fortuna turistica alla presenza del lago. Lago la cui immagine sta perdendo smalto. Mi riferisco al problema delle alghe, che personalmente non avevo mai osservato prima dell’estate 2024, ma che alleghesi doc mi dicono essersi già presentato anche in passato. Sembra che allora si fosse intervenuti con apposita macchina galleggiante. Inutile descrivere l’effetto pesantemente antiestetico dell’invasione di alghe sulla superficie lacustre. Alla luce dei cambiamenti climatici e del fatto che il problema probabilmente si presenterà sempre più spesso, pare necessario pensare a soluzioni efficaci ed evitare l’appannarsi dell’immagine del paese. A mio giudizio è urgente ricorrere di nuovo e senza indugi all’apposito natante meccanico, ma si potrebbero anche mettere in campo azioni di prevenzione. In alcuni laghi sono stati installati dispositivi che aumentano l’ossigenazione dell’acqua. A titolo di esempio, non per il lago intero, ma per determinate aree circoscritte, pare potrebbe essere utile anche un potente getto d’acqua in stile fontana. Degli esperti, meglio del sottoscritto, potrebbero dare pareri qualificati e immaginare soluzioni adeguate. Ma il problema delle alghe è correlato a quello del ridursi della profondità del lago, per i continui apporti di detriti da parte degli immissari, in particolar modo il Cordevole. Qui le soluzioni sarebbero certamente più complicate e costose, come quella di un bacino di sedimentazione a monte del lago. Un bacino in cui l’acqua del torrente immissario, rallentando la propria corsa, depositerebbe i detriti trasportati e da lì sarebbe molto più agevole prelevarli per lo smaltimento, prima del loro ingresso nel lago. Riassumendo, i problemi del lago balzano all’occhio di chiunque: quello meno pesante ma impattante alla vista, le alghe, e quello invece più complesso, l’incombente impaludamento. In casi simili, come a Molveno, Piediluco, certi laghi altoatesini, le amministrazioni si sono attivate e si potrebbe fare tesoro delle loro esperienze. Ma la domanda è: per il lago di Alleghe, esistono nelle amministrazioni competenti la consapevolezza di questi problemi e la volontà di porre rimedio? Almeno a partire da quel che sarebbe più semplice e immediato, ma iniziando anche a programmare interventi futuri più strutturali!
NUOVI PARCHEGGI IN VIA MANZONI A LONGARONE: PIÙ POSTI AUTO E MIGLIORE ACCESSIBILITÀ AL CENTRO
LONGARONE A Longarone sono attivi i nuovi parcheggi in via Manzoni, dove l’amministrazione comunale ha creato circa 60 stalli bianchi senza limiti orari, rendendo la via a senso unico per migliorare la viabilità e aumentare la disponibilità di posti auto. L’intervento risponde alle esigenze di cittadini e commercianti, penalizzati dalla riduzione dei parcheggi causata dai lavori di riqualificazione in centro, come quelli in Piazza 9 Ottobre e all’edificio Ex Poste. La nuova segnaletica orizzontale è stata installata a metà giugno, mentre di recente sono stati completati i cartelli che indicano le tre scalinate che collegano via Manzoni al centro storico. L’assessore Erica Cornella e il consigliere Ludovico Tabacchi invitano soprattutto chi sosta per lungo tempo a usare i nuovi parcheggi, lasciando liberi quelli centrali per chi ha necessità rapide, contribuendo così a una migliore gestione degli spazi urbani.
BIODIVERSITÀ E FAGIOLO COMUNE: A SAN TOMASO NASCE UN PROGETTO PER VALORIZZARE I PRODOTTI LOCALI
DI MARINA DONA’
SAN TOMASO Sabato 28 giugno nel Centro Orti Rupestri si è tornati a parlare di biodiversità. L’importanza della sua valorizzazione e conservazione. I relatori sono stati: il prof. Roberto Papa, Elena Bitocchi e Laura Nanni dell’Università delle Marche, Dipartimento di scienze. Argomento centrale “Il Fagiolo Comune”. Il sindaco di San Tomaso Moreno De Val afferma che la parte più interessante sarà quella di passare dalla teoria alla pratica, che consiste nella semina dei vari prodotti (come ad esempio oltre che dei fagioli, anche di crauti, granturco, orzo eccetera) in diversi comuni dell’Agordino, da Arabba a Gosaldo, con la creazione di un nuovo marchio di questi prodotti, che verrà presentata in occasione della festa del santo patrono la prima domenica di settembre. Anche il presidente di Orti Rupestri, Renato Da Ronch, esprime la sua soddisfazione per questo importante progetto che si sta concretizzando.
INAUGURATO IERI IL CERVO DEL FERTAZZA: UN SIMBOLO DI RINASCITA DOPO LA TEMPESTA VAIA
SELVA DI CADORE È stato inaugurato ieri alle 15 al Ristoro Belvedere in cima al Fertazza, il “Cervo del Fertazza”, imponente scultura lignea realizzata dall’artista Marco Martalar. Alta ben 7 metri, l’opera è stata costruita utilizzando i resti degli alberi abbattuti dalla Tempesta Vaia, trasformando la devastazione in arte e speranza. Numerosi visitatori e appassionati si sono ritrovati sulla cima per assistere alla cerimonia di inaugurazione, durante la quale è stato sottolineato il valore simbolico e ambientale dell’iniziativa. Il cervo, maestoso e fiero, guarda verso le Dolomiti, diventando un nuovo punto di riferimento per escursionisti, fotografi e amanti della montagna. L’evento ha unito arte, natura e memoria, offrendo anche un’occasione per riflettere sulla resilienza dei territori montani colpiti da eventi estremi.
BOLLETTE GAS: LE PICCOLE IMPRESE PAGANO IL DOPPIO DELLE GRANDI
Per quelle relative all’energia elettrica, invece, “solo” il 55% in più.
Sono 135mila le famiglie venete in povertà energetica.
Tra le più a rischio scorgiamo quelle dove il capofamiglia è un lavoratore autonomo
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Nell’immaginario collettivo, da almeno 45 anni il Veneto è la regione delle piccole imprese. Queste realtà sono l’asse portante della nostra economia e uno dei motivi di successo nel mondo del nostro territorio. Purtroppo – tra tasse, burocrazia e caro bollette – il quadro generale non è dei migliori, specialmente per quanto riguarda i costi energetici. Infatti, mettendo a confronto quelli delle piccole con quelli delle grandi imprese, emerge un differenziale “spaventoso” che penalizza enormemente le prime. Se per le bollette dell’energia elettrica gli artigiani, gli esercenti, i negozianti e i piccoli imprenditori pagano il 55 per cento in più delle grandi industrie manifatturiere e/o commerciali, per quelle del gas addirittura il doppio. A denunciarlo è l’Ufficio studi della CGIA.
Con i prezzi di luce e gas che da tre anni a questa parte hanno subito degli aumenti importanti, perdura la penalizzazione nei confronti delle realtà produttive di piccola e piccolissima dimensione che, ricordano dalla CGIA, quelle con meno di 20 addetti, ad esempio, costituiscono il 98 per cento delle imprese presenti nel Veneto. Sono tante, ma anche in termini occupazionali giocano un ruolo da protagoniste; al netto dei dipendenti delle Amministrazioni pubbliche, infatti, danno lavoro al 60 per cento circa degli addetti presenti nella nostra regione. Va comunque sottolineato che il divario di costo tra grandi e piccole imprese è sempre esistito e tale situazione è presente anche negli altri Paesi europei. Tuttavia, a differenza dei nostri principali competitor commerciali d’Oltralpe, il peso delle piccole imprese italiane sull’economia nazionale non ha eguali. Pertanto, la penalizzazione delle nostre micro e piccole aziende è la più “insopportabile” d’Europa.
Il divario sul gas
Nel 2024 le piccole aziende hanno pagato il gas mediamente 99,5 euro a Megawatt-ora (MWh) e le grandi 47,9 euro. Rispetto al 2022, quando il differenziale era del 33 per cento, negli anni a venire la forbice è tornata ad allargarsi, sebbene i prezzi della materia prima siano scesi. Resta inteso che anche negli anni che hanno preceduto l’inizio delle ostilità tra la Russia e l’Ucraina, il disallineamento era molto rilevante, ancorché il prezzo di mercato della materia prima fosse molto più basso di adesso (vedi Graf. 1). Rispetto ai nostri principali concorrenti commerciali, solo la Francia presenta un costo del gas, pari a 103,9 euro al MWh, superiore al nostro. Germania (95 euro) e soprattutto la Spagna (48,5 euro) beneficiano di costi inferiori. Per le nostre grandi imprese, invece, il confronto è meno impietoso; solo in Germania il costo del gas è superiore al nostro (vedi Tab. 1).
Il differenziale sull’energia elettrica
L’anno scorso l’energia elettrica è costata alle piccole aziende italiane 218,2 euro al MWh, contro i 140,4 euro al MWh che sono stati pagati dalle realtà più grandi. Come per il gas, negli ultimi anni anche le bollette della luce hanno visto aumentare la forbice tra grandi e piccole imprese. Nonostante i costi record, nel 2022 i prezzi erano allineati, successivamente il gap è continuato ad aumentare, così come era avvenuto prima dell’inizio della guerra nell’Est Europa. Nei confronti dei più importanti paesi europei, solo le piccole imprese della Germania pagano più delle nostre, mentre le grandi imprese italiane subiscono un prezzo pressoché uguale a quello tedesco, ma ben superiore ai costi subiti da tutti gli altri.
Perché i piccoli pagano troppo
In Italia a gonfiare i prezzi delle bollette della corrente delle imprese sono, in particolare, i costi di rete (trasporto e gestione del contatore), le tasse e gli oneri di sistema che nelle piccole aziende hanno una incidenza pari mediamente al 40 per cento del costo totale. Una quota che nelle grandi imprese scende al 17 per cento. Certo, ci sono anche delle ragioni oggettive che “giustificano” questo gap di costo. Le industrie, ad esempio, comprano l’energia in grandi volumi, spesso si avvalgono di broker che sono in grado di negoziare tariffe più basse con i fornitori. Tendenzialmente, le piccole imprese, invece, acquistano poca energia e non hanno molto margine di trattativa. Inoltre, le componenti fisse (come il trasporto, gli oneri di sistema, le accise, etc.), pesano di più sul consumo delle piccole imprese, che, a differenza delle grandi, usano meno energia ma pagano comunque quote fisse elevate. Va altresì sottolineato che le grandi aziende energivore hanno agevolazioni fiscali e sconti su accise e oneri, riconosciuti per legge. Al netto di situazioni straordinarie, raramente le Pmi rientrano in queste categorie e acquistando l’energia a prezzi di mercato, sono soggetti alle oscillazioni di prezzo, mentre le realtà di grandi dimensioni possono stipulare contratti pluriennali più stabili. Le piccole imprese, infine, sono più diffuse sul territorio di quelle di maggiore dimensione, anche in zone meno servite, e ciò può contribuire a far aumentare i costi di distribuzione.
I settori a rischio blackout
I rincari delle bollette riguardano, in particolare, i settori energivori. Per quanto riguarda il consumo del gas, segnaliamo le difficoltà che in questi ultimi anni hanno colpito i comparti del vetro, della ceramica, del cemento, della plastica, della produzione di laterizi, la meccanica pesante, l’alimentazione, la chimica etc. Per quanto concerne l’energia
elettrica, invece, rischiano il blackout le acciaierie/fonderie, l’alimentare, il commercio (negozi, botteghe, centri commerciali, etc.), alberghi, bar-ristoranti, altri servizi (cinema, teatri, discoteche, lavanderie, etc.).
Tremano molti distretti produttivi
Le difficoltà, fa sapere l’Ufficio studi della CGIA, colpiscono molte imprese e conseguentemente anche tanti distretti produttivi che continuano a essere il motore dell’economia e dell’export del Paese. Molti dei quali sono ubicati proprio in Veneto. Dopo lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina a soffrire tremendamente i rincari dei costi energetici sono stati:
il cartario di Lucca-Capannori;
le materie plastiche di Treviso, Vicenza e Padova;
i metalli di Brescia-Lumezzane;
il metalmeccanico del basso mantovano;
il metalmeccanico di Lecco;
le piastrelle di Sassuolo;
la termomeccanica di Padova;
il vetro di Murano.
Per adesso, segnali di un drastico peggioramento della situazione non ce ne sono, ma se le tensioni geo-politiche in corso dovessero precipitare, con una conseguente impennata dei prezzi delle materie
prime, non è da escludere che queste realtà manifatturiere sia destinate a scivolare verso l’ennesima crisi economica.
Oltre 5 milioni di italiani in povertà energetica (PE). La metà è al Sud
Altra conseguenza drammatica riconducibile agli effetti del caro bollette è la condizione di difficoltà in cui versano molti italiani. I dati 2023 dell’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica (OIPE) sono evidentissimi. Quasi 2,4 milioni di famiglie italiane si trovano in povertà energetica (PE). Stiamo parlando di 5,3 milioni di persone che vivono in abitazioni poco salubri, scarsamente riscaldate d’inverno, poco raffrescate d’estate, con livelli di illuminazione scadenti e con un utilizzo molto contenuto dei principali elettrodomestici bianchi. I nuclei familiari più a rischio sono costituiti da un elevato numero di persone, che si trovano in condizioni di disagio economico e le abitazioni in cui vivono sono in cattivo stato di conservazione.
In Veneto le famiglie che sarebbero scivolate in questa condizione sono il 6,3 per cento del totale, pari a quasi 135mila nuclei che corrispondono a 303.600 individui. Sebbene il dato sia in aumento rispetto al 2022, siamo, dopo il Friuli Venezia Giulia, la regione del Nord Italia con l’incidenza percentuale più bassa. La situazione più critica, invece, si verifica in Calabria, dove il 19,1 per cento delle famiglie, composte da quasi 349mila persone, si trovava in condizioni di PE. Seguono la Basilicata (17,8 per cento) il Molise (17,6 per cento), la Puglia (17,4 per cento) e la Sicilia (14,2 per cento). Le regioni, invece, meno interessate da questo fenomeno sono il Lazio (5,8 per cento del totale delle famiglie), Friuli Venezia Giulia (5,6 per cento) e, in particolare, Umbria e Marche (entrambe con il 4,9 per cento). Due anni fa, il dato medio nazionale era pari al 9 per cento (vedi Tab. 3). L’elaborazione dell’Ufficio studi della CGIA ha consentito di mettere a confronto i risultati del 2022 con quelli del 2023 (vedi Graf. 3).
Identikit del capofamiglia in PE: disoccupato, pensionato o lavoratore autonomo
Le principali condizioni professionali del capofamiglia che si trova in PE sono, in linea di massima, tre: disoccupato, pensionato solo e in molti casi, sottolinea la CGIA, quando lavora lo fa come autonomo. Va infine sottolineato che i nuclei più a rischio PE, soprattutto nel Sud, sono quelli che utilizzano il gas quale principale fonte di riscaldamento. Coloro che invece utilizzano altri combustibili (bombole a gas, pellet, gasolio, legna, kerosene, etc.), presentano valori percentuali di rischio più contenuti. Nel ricordare che anche in Veneto il 70 per cento circa degli artigiani e dei commercianti lavora da solo, ovvero non ha né dipendenti né collaboratori familiari, moltissimi artigiani, tantissimi piccoli commercianti e altrettante partite Iva hanno pagato due volte l’impennata delle bollette di luce e gas verificatasi negli ultimi tre anni. La prima come utenti domestici e la seconda come micro imprenditori per riscaldare/raffrescare e illuminare le proprie botteghe e negozi.
CONSIGLI COMUNALI IN AGORDINO
SAN TOMASO Il Consiglio comunale di San Tomaso Agordino si terrà oggi alle ore 18:30. All’ordine del giorno: approvazione dei verbali della seduta precedente e valutazione di cinque convenzioni con l’Unione Montana Agordina. Le convenzioni riguardano: la gestione associata del servizio personale, della manutenzione del territorio e del verde urbano, dei cigli stradali, del servizio tributi e del servizio informatico comunale integrato.
LIVINALLONGO Il Consiglio comunale di Livinallongo si riunirà oggi alle 20:30 per discutere e deliberare su sei punti all’ordine del giorno, tra cui: approvazione dei verbali della seduta precedente, esame del rendiconto di gestione 2024, due variazioni al bilancio di previsione 2025-2027, individuazione delle zone di ricostruzione in aree a rischio idrogeologico, e rinnovo dell’accordo per la manutenzione del Sacrario militare di Pian di Salesei.
SOTTOGUDA: PARCHEGGIO GRATUITO PER UN’ORA DAL 1° LUGLIO AL 15 SETTEMBRE
ROCCA PIETORE Dal 1° luglio al 15 settembre, nella fascia oraria compresa tra le 9.00 e le 17.00, il parcheggio di Sottoguda (Park Serrai) sarà gratuito per un tempo massimo di 60 minuti. Lo rende noto il sindaco di Rocca Pietore, Valerio Davare. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di agevolare l’accesso agli esercizi pubblici della frazione e di incentivare la rotazione dei posti auto. Per usufruire della sosta gratuita sarà sufficiente esporre il disco orario all’interno del veicolo, indicando l’orario di arrivo
I MERCOLEDI DELLA SALUTE
FELTRE Prosegue a Feltre il ciclo di incontri informativi “I Mercoledì della Salute”, promosso dall’Ulss Dolomiti e rivolto a tutta la cittadinanza. Il prossimo appuntamento, intitolato “L’anziano e la solitudine: un tema di cura e solidarietà”, si terrà mercoledì 2 luglio 2025 alle 17.30 nella sala convegni dell’ospedale di Feltre, con possibilità di partecipazione anche da remoto. Interverranno Cinzia Omiciuolo, Cristina Bullo e Deborah Tormena, che affronteranno il tema della solitudine nella popolazione anziana, analizzandone gli aspetti clinici e sociali. Saranno illustrati anche la rete dei servizi disponibili e il percorso di dimissione protetta. L’iniziativa punta a sensibilizzare sul ruolo della prevenzione e della solidarietà nei percorsi di cura.
CONCORSO CARABINIERI 2025: 4.918 POSTI PER ALLIEVI IN FERMA QUADRIENNALE, DOMANDE ENTRO IL 7 LUGLIO
BELLUNO L’Arma dei Carabinieri seleziona 4.918 Allievi in ferma quadriennale per rafforzare l’organico e garantire la sicurezza. Le domande, da presentare entro il 7 luglio online, sono aperte ai cittadini italiani con diploma o in procinto di conseguirlo, tra i 17 e i 24 anni (fino a 25 per volontari in ferma prefissata). Il concorso prevede prove scritte, test fisici e accertamenti psico-fisici. I vincitori frequenteranno un corso di sei mesi nelle Scuole Allievi Carabinieri, acquisendo formazione militare, giuridica e professionale. È possibile scegliere specializzazioni in tutela forestale, ambientale e agroalimentare, preparando così i futuri Carabinieri a tutelare la collettività.
MIGRAZIONI, LINGUA E MEMORIA: TRE INCONTRI CULTURALI AL MUSEO ETNOGRAFICO DOLOMITI
CESIOMAGGIORE Dal 13 giugno, il Museo Etnografico Dolomiti propone una rassegna di tre eventi dedicati all’emigrazione italiana in Brasile, con focus sulla regione del Rio Grande Do Sul e sul patrimonio culturale delle comunità italo-brasiliane. La rassegna accompagna la mostra fotografica Brasile. Tra due mondi, una storia, realizzata per i 150 anni dell’emigrazione italiana in Brasile e curata dal fotografo italo-brasiliano Luis Tadeu Vilani. L’evento conclusivo, il 4 luglio, sarà la presentazione del romanzo Piero fa la Merica con l’autore Paolo Malaguti, che narra l’esperienza migratoria dal Veneto al Brasile. Tutti gli incontri inizieranno alle ore 18.00.
OMBRE VERTICALI: VINI ARTIGIANALI E CULTURA DI MONTAGNA IN ALTA QUOTA
VOLTAGO Venerdì 5 luglio il Rifugio Scarpa ospita la serata conclusiva di Ombre Verticali, primo festival dedicato ai vini artigianali di montagna e alla cultura enogastronomica d’alta quota. Dopo la giornata inaugurale del 28 giugno ad Agordo, con degustazioni, incontri e approfondimenti sull’enologia alpina, il festival si chiude con una cena in rifugio a 1735 metri. Protagonisti della serata saranno i produttori Adriano De Martin, Thomas Widmann e Cristiano Saletti, che accompagneranno i piatti realizzati con materie prime di montagna con i loro vini unici. La serata include anche cortometraggi curati dal Bio Film Festival. Cena e degustazione: €60. Prenotazione obbligatoria entro il 2 luglio. Info: Rifugio Scarpa, 331 3152963.
INCONTRO CON PAOLA DEL DIN, EROINA DELLA RESISTENZA
RIVAMONTE Sabato 5 luglio alle ore 16.00, presso la Casa della Gioventù di Rivamonte Agordino, la cittadinanza è invitata a un incontro con Paola Del Din, Medaglia d’Oro al Valor Militare. Introdotta dalla Consigliera Regionale Silvia Cestaro, Del Din – nata a Pieve di Cadore nel 1923 e di origini rivamontesi – fu la prima donna paracadutista italiana a compiere un lancio operativo nella Seconda Guerra Mondiale. Combattente nella Brigata Osoppo e collaboratrice dello SOE britannico, ha ricevuto i più alti riconoscimenti per il suo coraggio. Oggi continua a testimoniare i valori della Resistenza. Un evento raro per ascoltare la viva voce di una protagonista della nostra storia.
ANTONIO DAZZI ORIGINARIO DI FARRA D’ALPAGO L’“UMILE PASTORELLO” AMBASCIATORE A MALTA
ALLA RADIO
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
OSPITE: Sonia Andrich
DUE MINUTI PER TE
APPUNTAMENTO DELLA DOMENICA CON IL PENSIERO DI MONSIGNOR GIORGIO LISE
MAGNA E TASI, A FELTRE DAL 4 AL 7 LUGLIO
OSPITE: Andrea Tronchin, responsabile marketing Magna e Tasi
IL 5 LUGLIO INIZIA IL SUMMER GREEN VOLLEY AGORDINO
OSPITI: Dina Luciani e Emily Benvegnù
AD AGOSTO IL COL DE LUNA TRAIL, IN MEMORIA DI LUCIA BARBERIO
OSPITI: Alessia De Marco, Oscar Ferroni e Mara Benvegnù
LOTTERIA SAN GIOVANNI CANALE D’AGORDO, BIGLIETTI VINCENTI
Precipitazioni: Al mattino assenti; nelle ore centrali e al pomeriggio/sera possibili rovesci e temporali sparsi, più probabili sulle Dolomiti, meno sulle Prealpi, dove potrebbero verificarsi maggiormente verso sera o nella notte. Non si escludono fenomeni intensi, con possibili grandinate e raffiche di vento improvvise.
Temperature: Minime senza notevoli variazioni; massime in calo, più sensibile in quota e nelle zone interessate dai temporali più precoci, meno avvertito nei fondovalle prealpini.
Precipitazioni: Nella notte possibili rovesci e temporali tra Prealpi e pedemontana; in mattinata perlopiù assenti; tra le ore centrali e il pomeriggio possibili rovesci e temporali sparsi, più probabili sulle Dolomiti
Temperature: Minime in lieve calo; massime stazionarie in quota, in calo nelle valli.
CALCIO
CAMPIONATO AGORDINO DI CALCIO: TAIBON, VOLTAGO E GOSALDO MATEMATICAMENTE AI QUARTI. FUORI IL FALCADE/CAVIOLA
REDAZIONE Dopo il penultimo turno della stagione regolare sono tre le squadre che hanno strappato matematicamente il pass per i quarti di finale: Taibon, Voltago e Gosaldo. Giochi aperti per le altre squadre. Il Voltago vince di misura contro l’Alleghe. Il Canale espugna la “Bombonera” di Cencenighe. Ennesima conferma del Taibon che rifila tre gol ai campioni in carica del Caprile. A Rivamonte i padroni di casa crollano contro il Fodom. Il Gosaldo vince con il Vallada dopo una partita giocata alla pari. Tutto facile per il Le Ville che incamera un’altra vittoria, questa volta il Falcade/Caviola a pagarne le spese con la relativa eliminazione dal torneo con una giornata di anticipo.
I RISULTATI Girone A: Le Ville – Falcade/Caviola 8-1, Rivamonte – Fodom 0-3, Taibon – Caprile 3-0. Riposa il La Valle. Girone B: Alleghe – Voltago 1-2, Cencenighe – Canale 0-2, Gosaldo – Vallada 2-0.
LA CLASSIFICA Girone A: Taibon* 15, Fodom* e Le Ville* 12, La Valle* 7, Caprile* 4, Rivamonte* 3, Falcade/Caviola 0 (* una partita in meno). Girone B: Voltago e Gosaldo 10, Canale 7, Vallada 3, Alleghe 2, Cencenighe 1
PROSSIMO TURNO Girone A: domenica alle 16 La Valle – Taibon, Le Ville – Fodom, Caprile – Rivamonte. Riposa il Falcade/Caviola. Girone B: domenica alle 16 Vallada – Alleghe, Gosaldo – Cencenighe, Voltago – Canale.
CAMPIONATO AGORDINO GIOVANILE
Si è giocata nel pomeriggio di sabato la terza giornata del Campionato Agordino Giovanile. Dopo il turno infrasettimanale di mercoledì scorso che ha visto Taibon, Canale e La Valle fare la voce grossa, il Caprile e il Canale continuano a vincere mentre i campioni in carica del Taibon inciampano. Ancora a secco di punti Le Ville e Fodom che nelle prossime settimane dovranno dare il massimo per rientrare in corsa. A Canale i padroni di Casa vincono di misura con il Taibon. Match a senso unico alla “Bombonera” di Cencenighe con i padroni di casa che rifilano 6 reti al Le Ville. Gol ed emozioni a La Valle dove il Caprile incamera i tre punti dopo una partita carica di gol e di emozioni.
I RISULTATI: Canale – Taibon 2-1, La Valle – Caprile 2-3, Cencenighe – Le Ville 6-0. Ha riposato il Fodom
LA CLASSIFICA: La Valle 9, Canale e Caprile 6, Taibon e Cencenighe 4, Le Ville e Fodom 0
PROSSIMO TURNO: mercoledì alle 19 Canale – Le Ville e Fodom – Caprile. La Valle – Cencenighe 4-3 (già giocata). Riposa il Taibon