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VENEZIA “Immagino che per i residenti di alcune zone diventerà più complicato e difficile ritirare un pacco, pagare una bolletta o ritirare la pensione. Ad essere penalizzati, infatti, rischiano di essere i cittadini più anziani, meno avvezzi con l’informatica e le operazioni digitali. Comprendo molto bene i problemi organizzativi e di carenza del personale ma confido che le soluzioni siano state pensate in modo da non gravare ulteriormente su quelle fasce più deboli che nel Bellunese si misurano già con le difficoltà della vita quotidiana in un territorio pressoché esclusivamente montano. Nel pieno rispetto delle scelte dell’azienda, come Regione siamo disponibili a confrontarci e collaborare affinché un servizio così fondamentale sia garantito abbattendo al minimo il disagio per alcuni paesi”. Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta la notizia che in provincia di Belluno saranno 13 gli sportelli postali protagonisti di una chiusura nel corso dell’estate. “Nei paesi, gli uffici postali sono un fulcro della vita della comunità – prosegue il Governatore -. È apprezzabile lo sforzo messo in atto da Poste Italiane per contenere le chiusure rispetto ad altri anni ma sono questi i momenti che devono imporre riflessioni mirate a strategie. La desertificazione è un vero problema per le nostre Terre alte e tutti gli sforzi in atto per contrastarlo saranno vani se contestualmente sono ridimensionati i servizi al cittadino e depauperata la rete dei punti di riferimento. Sono proprio le aree più svantaggiate, come quelle montane, a richiedere maggiore attenzione e quindi l’assenza di falle nella rete degli sportelli”. “Come Regione del Veneto – conclude Zaia – confermiamo la disponibilità per quanto è di nostra competenza a fare in modo che l’appello più volte lanciato da cittadini e Istituzioni locali sia il volano per mantenere più diffusamente possibile la presenza regolare dei servizi postali in modo da garantire l’unicità della sua utilità sociale”.
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