********
DI TIZIANO DE COL
Il 24 maggio di quest’anno ricorreva il 110° anniversario dell’ entrata in guerra dell’Italia nel Primo Conflitto Mondiale chiamato più comunemente Grande Guerra. Per l’occasione ho riproposto nei giorni scorsi, su queste pagine, una mia relazione sul tema, tenuta in occasione dell’ Adunanza Cai Agordo dello Spiz Zuel nel 2002 , qui reperibile: https://www.radiopiu.net/wordpress/la-linea-gialla-le-strutture-militari-della-conca-agordina-e-della-val-di-zoldo/
Per i lettori che non lo avessero già fatto, consiglio la lettura di quella mia relazione prima di leggere queste righe e scorrere le immagini allegate. Inizio qui a trattare la descrizione delle postazioni in caverna, trincee e mulattiere della Grande Guerra riguardanti direttamente il territorio del mio paese, La Valle Agordina, che sono parte della cosiddetta “Linea Gialla “ o “Linea di massimo arretramento” in caso di sfondamento Austriaco e anticipo che proporrò ai lettori, su queste pagine, anche una serie di articoli sulle fortificazioni dal 1848 circa, alla Grande Guerra sul Passo Duran. Tema finora completamente inedito, per quanto mi risulta, e probabilmente con ulteriori approfondimenti da studiare. La Linea Gialla riguardante il territorio di La Valle Agordina, partendo dalla frazione di Torner, lungo l’attuale SR 203 Agordina, all’imbocco sud della Galleria dei Castei, saliva per il versante del Monte Celo che dà sul Cordevole fino a raggiungere in quota la Sella del Col dei Ciot, dove trovavano posto due batterie di artiglieria in caverna (una era sulla adiacente Cima della Busa), per poi passare sul versante settentrionale del Monte Celo , sovrastante l’abitato di La Valle, e proseguire verso NE con una mulattiera di arroccamento, fino a Forcella Folega, dove erano state realizzate quattro postazioni di artiglieria in caverna più altre postazioni ausiliarie. Da Forcella Folega una mulattiera ridiscendeva alla Muda lungo il versante SE del Monte Celo, una secona raggiungeva la Cima del Monte Celo dove si trovava un ricovero in caverna e la mulattiera di arroccamento principale saliva sul Monte Vallaraz – Le Pale, per poi, chiudendo Forcella Giaon salire a Forcella Moschesin, dove la Linea Gialla curvava lungo la Catena del San Sebastiano per arrivare sulla Moiazza – Civetta chiudendo il Passo Duran e poi la Forcella Staulanza, con le note postazioni dello Spiz Zuel nella Val di Zoldo, per rientrare infine verso la Valle del Piave passando per il Monte Penna , il Col Duro e il Rite e continuare in Cadore. Quindi Forcella Moschesin, Passo Duran, Forcella Staulanza erano “cerniere” della Linea Gialla, che in questo tratto non si appoggiava più ai contrafforti della Linea della Valsugana geologicamente definita , ma si “staccava” per andare a chiudere verso nord appunto su Forcella Staulanza. Affronteremo in prossimi articoli le fortificazioni di Forcella Moschesin e Passo Duran. Quest’ultime rimaste finora sconosciute o poco conosciute soltanto forse nella memoria di anziani del paese di La Valle o da giovani che 40 anni fa lavoravano come pastori (paster) a Malga Calleda, in un periodo antecedente a quello nel quale il bosco iniziò ad inghiottire tutto. La Linea Gialla interessante il territorio di La Valle Agordina, sopra descritta succintamente, verrà quindi trattata, zona per zona, postazione per postazione in prossimi articoli. A corredo di questa prima parte allego una serie di immagini satellitari tratte da Google Earth e da me modificate riguardati una visone schematica d’insieme della Linea Gialla in Conca Agordina e entro nella descrizione delle postazioni del Passo Duràn, attraverso immagini satellitari con descrizione finora mai pubblicate e nella prossima parte entrerò specificatamente nella descrizione di queste postazioni con immagini delle trincee e delle postazioni in caverna delle quali si era in gran parte persa la memoria e ora sono “inghiottite” dal bosco. Per la parte di Linea Gialla che da Forcella Moschesin scende nella Valle del Cordevole si trovano già diverse pubblicazioni, in particolare il percorso tematico “La Montagna Dimenticata” di Tiziano De Col e Maurizio Olivotto edito dal Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi nel 2001, oppure la “Guida Storico Escursionistica della Grande Guerra” pubblicazione di un cofanetto di 4 guide curata dalla Comunità Montana Agordina nel 2006, una guida di queste riguarda il tratto Monte Rite – Valle Imperina. Queste pubblicazioni, alle quali avevo partecipato a vario modo anch’io, non entrano nei particolari delle singole postazioni, trattando principalmente la parte escursionistica. Diverse postazioni sono poi state “riscoperte” negli anni successivi alle citate pubblicazioni.
- Duran_Calleda_panoramica_postazioni – feritoie con linee di tiro
- Conca Agordina_Panoramica_Linea Gialla_Grande Guerra
*********