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Flavia Nardelli, villeggiante veneziana a Canale d’Agordo, ha denunciato la mancanza di un trasporto organizzato per il rientro a casa dopo essere stata portata al Pronto soccorso di Agordo per una crisi glicemica. Invalida al 100%, ha raccontato di essere stata lasciata senza assistenza per il ritorno e di essere stata invitata “con arroganza” a chiamare un taxi. L’Ulss 1 Dolomiti ha replicato spiegando che la paziente era arrivata con un’ambulanza per un codice minore, è stata curata con attenzione e dimessa con codice bianco. Pur non essendo obbligata a garantire il rientro per i pazienti dimessi, l’azienda sanitaria ha tentato di organizzare il trasporto, ma in quel momento i mezzi erano impegnati in altre emergenze. Alla fine, la signora è stata riaccompagnata da un altro paziente. L’Ulss sottolinea che il personale ha agito con scrupolo e disponibilità, e ricorda che il rispetto deve essere reciproco tra operatori sanitari e cittadini.
n.d.r.: La Nardelli non è nuova a critiche dei servizi pubblici, in redazione abbiamo ricevuto più missive di critica, recentemente con riferimento ai servizi della Dolomitibus.