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Enzo Lombardi da Falcade scrive a Dillo a Radio Più denunciando gli effetti negativi del turismo incontrollato e della mancanza di regole sulla velocità, con riferimento alle Dolomiti e al caso Zoldo. Critica le politiche pubblicitarie “sconsiderate” e la latitanza dello Stato, confrontando l’Italia con l’efficienza e il rispetto delle regole nei Paesi europei vicini. Chiede: perché non possiamo fare lo stesso?
Tutti gli anni si ritorna sulla questione degli “effetti collaterali” dell’overtourism o, per dirla in italiano, del turismo di massa incontrollato. Si moltiplicano gli sforzi per attirare turisti con pubblicità spesso ingannevoli e iniziative sconsiderate che spesso partono al di fuori del nostro territorio e che, a mio parere, lasciano poco a parte caos e CO2. Ho trovato particolarmente interessante l’intervista dell’albergatore e uomo di natura altoatesino Michil Costa comparsa su Repubblica di Venerdì 25 a pagina 23. Che dichiara : “ogni territorio ha una capacità massima di accoglienza che va definita e fatta rispettare per la nostra stessa sopravvivenza” Mi ha pure colpito lo sfogo del sindaco di Zoldo sulle scorribande ad alta velocità di moto e auto che a quanto pare sono incontrollabili e non sanzionabili perché gli autovelox sono fuori legge. La povera e unica Vigilessa preposta ai controlli è stata pure oggetto di ironia e scherno sessista sui social. Il sindaci poco possono fare con le scarse risorse di cui dispongono e la latitanza cronica dello stato. Ma si sa i nostri politici e ministri sono spesso troppo occupati in questioni ben più “strategiche” .
E qui mi fermo. Alcune settimane fa mi è capitato di attraversare Austria, Svizzera, Germania e Francia dove la stragrande maggioranza degli automobilisti e motociclisti rispetta i limiti di velocità e ha un atteggiamento più educato e rispettoso delle regole del traffico. Le infrastrutture stradali sono eccellenti e manutenzionate costantemente, gli arredi urbani funzionali e moderni con piste ciclabili ovunque . Per la verità non si vede molta polizia in giro ma ci sono autovelox e telecamere funzionanti dovunque.
La domanda che sorge spontanea è: cosa impedisce all’ Italia, terza economia , seconda destinazione turistica, con il governo più stabile della UE, di avere gli stessi standard dei migliori paesi europei.
Mi piacerebbe avere il parere dei nostri concittadini.
Enzo Lombardi
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