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BELLUNO Franco Roccon ha rassegnato le dimissioni dall’incarico di Assessore ai Lavori Pubblici, Decoro Urbano, Edilizia Pubblica e Privata, Servizi Manutentivi e Progetto Nevegal del Comune di Belluno. La decisione, annunciata con una lunga lettera, arriva dopo tre anni di mandato e viene motivata con “dinamiche interne alla maggioranza e alla Giunta che hanno reso impossibile proseguire con serenità e programmazione”.
Le motivazioni
Roccon parla di “scelta sofferta”, ma inevitabile, accusando parte della maggioranza di personalismi, contrapposizioni e “ricatti istituzionali”. Tra i passaggi più critici ricorda il cambio di denominazione del gruppo da Noi con Oscar a Patto per Belluno, deciso – secondo l’assessore – senza un reale confronto politico. Nel mirino anche il comportamento di alcuni consiglieri passati a Forza Italia e del collega di Giunta Marco Dal Pont, accusato di aver invaso competenze sul Progetto Nevegal. “Antipatie personali e invidie – scrive Roccon – hanno prevalso sull’interesse generale, minando la fiducia reciproca e rendendo difficile ogni decisione”.
Il lavoro svolto
Nella sua lettera l’assessore uscente rivendica i risultati ottenuti in 37 mesi di incarico: dalla gestione dei progetti PNRR con i complimenti della Corte dei Conti alla soluzione di problemi annosi come le frane di San Francesco e Borgo Prà, la sostituzione del Ponte delle Erte, il nuovo piano asfalti e il piano sfalci.
Roccon ringrazia tecnici, operai e dipendenti comunali, sottolineando “la professionalità e il supporto costante” ricevuti.
Opere in corso e progetti futuri
Tra i cantieri già avviati o programmati al 2026 figurano il nuovo polisportivo, le scuole di Cavarzano, la sede dei servizi comunali a Mussoi, la riqualificazione dell’ex Spes e il nuovo parco di Lambioi. Numerosi anche gli interventi già conclusi, tra cui la riqualificazione di piazze e palazzi storici, la nuova pista di atletica e diversi lavori di consolidamento e manutenzione.
Un rammarico particolare, ammette Roccon, è quello di non poter seguire fino in fondo il progetto del nuovo palaghiaccio: “Un’infrastruttura sportiva attesa da decenni, che spero non venga abbandonata”.
Considerazioni finali
Nelle sue parole non manca un affondo alla politica cittadina: “Belluno è una città difficile da amministrare, segnata da personalismi e ipocrisie. Con il mio assessorato, in tre anni, abbiamo recuperato anni di ritardo, avviando cantieri e opere concrete. Sono orgoglioso di ciò che è stato fatto, almeno fino a quando mi è stato permesso”. Infine, Roccon ringrazia il sindaco e i colleghi di Fratelli d’Italia, Lega e lista civica Belluno al Centro, augurando all’amministrazione di proseguire fino al 2027 “con spirito di unità, superando divisioni ed invidie nell’interesse esclusivo dei cittadini”.
LE PAROLE DEL SINDACO DI BELLUNO OSCAR DE PELLEGRIN
“Ho preso atto delle dimissioni presentate dall’assessore ai Lavori Pubblici, Decoro Urbano, Edilizia pubblica e privata, Servizi Manutentivi e Progetto Nevegal, Franco Roccon. Accolgo con rispetto questa decisione e desidero ringraziarlo per l’impegno prezioso profuso in questi anni. Il suo lavoro nell’attuare la programmazione e le attività previste nel DUP è stato apprezzato da questa Giunta, così come è stato riconosciuto l’impegno costante rivolto al bene comune. Ritengo però importante sottolineare che è naturale che, nell’amministrare una città, emergano divisioni, punti di vista diversi e persino attriti significativi: questo accade con chi siede all’opposizione e, talvolta, anche tra persone che hanno condiviso parte dello stesso percorso politico. Sono dinamiche fisiologiche, che fanno parte della vita politica e che non devono mai oscurare la finalità comune che ci guida: lavorare per Belluno e per i suoi cittadini. Un’amministrazione, del resto, è composta da persone: ciascuna porta con sé punti di forza e inevitabili debolezze. Il compito di chi governa è armonizzarle e trovare un equilibrio, per lavorare insieme al meglio possibile nelle condizioni date. Credo che Roccon, nel suo ruolo, abbia interpretato questo spirito, mettendo a disposizione la sua energia e la sua capacità di fare. Il cammino non si ferma: continuerò a portare avanti, insieme alla Giunta e alla Maggioranza, il lavoro intrapreso con serietà e responsabilità. La Maggioranza resta solida e coesa, convinta che, pur nelle diversità, l’impegno corale debba sempre convergere nell’interesse generale della Città”.
LA LETTERA DI DIMISSIONI (4 PAGINE)
Dimissioni Assessore LLPP 1
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