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C’è sempre un momento in cui arriva lui: il saputello del Codice della Strada che scrive a RADIOPIU in modo totalmente anonimo…mai metterci la faccia dietro la tastiera. È quello che, armato di copia aggiornata (forse anche sottolineata con l’evidenziatore giallo), cita commi e articoli come fossero versetti del Vangelo, pronto a ricordarci che “secondo l’art. 173 comma 2, bla bla bla…”. E così, davanti al video di un sorpasso da brividi in galleria, ecco la puntualizzazione: “Sì, ma anche filmare alla guida è vietato! Multa da 250 a 1.000 euro, sospensione patente, eccetera eccetera…”. Insomma, più che indignarsi per l’automobilista scellerato, il nostro saputello preferisce bacchettare chi ha avuto l’ardire di documentare.
Peccato che stavolta la lezione da professore non regga: il video non era girato col cellulare in mano, ma con gli occhiali-smartphone a comando vocale. Mani libere, occhi sulla strada e tecnologia al passo coi tempi. La morale? Prima di sfoderare la legge come una spada di cartone, forse sarebbe meglio dare un’occhiata al 2025, dove – sorpresa – esistono gli occhiali con telecamera! Certo, il “saputello” rimane una figura fondamentale: senza di lui ci mancherebbe un pizzico di ironia nelle giornate. Però, caro amico anonimo, la prossima volta almeno firmati. Perché a differenza dei tuoi articoli e commi… le battute hanno bisogno di un volto vero.
IERI ALLA RADIO
REDAZIONE È arrivato in redazione un video. Il “fenomeno” di giornata, anzi di galleria, ha pensato bene di trasformare la linea continua in un semplice “ornamento” dell’asfalto, una specie di scarabocchio da ignorare. Risultato? Un doppio sorpasso in galleria tra Listolade e Cencenighe, proprio dove la segnaletica stradale non lascia dubbi: lì non si sorpassa. Punto. Ora, ci si potrebbe quasi ridere sopra – il coraggio del nostro pilota da Formula 1 improvvisato rasenta il grottesco – se non fosse che ogni volta che qualcuno decide di infrangere una regola così basilare, mette in gioco non solo la propria vita, ma anche quella degli altri. La linea continua non è un vezzo degli ingegneri, ma un avvertimento chiaro: qui è pericoloso. E invece, eccoci ancora una volta a commentare l’ennesima bravata al volante. Che dire? Forse per alcuni la linea continua è solo “una suggestione grafica”, un disegno che somiglia a una corda da saltare. Peccato che qui non si giochi: sulla strada non ci sono punti bonus, ma rischi reali. Il video fa riflettere: servono più controlli, certo, ma soprattutto serve responsabilità. Perché se le regole diventano scarabocchi, allora non è la strada a essere pericolosa: siamo noi.
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