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di mirko mezzacasa
AGORDO Una recensione negativa pubblicata online ha acceso un vivace botta e risposta attorno al Rifugio Bruto Carestiato, storico punto d’appoggio escursionistico ai piedi della Moiazza. Tutto è partito da un commento di un visitatore, che ha definito il rifugio “sconsigliatissimo” lamentando prezzi ritenuti alti, la scarsa disponibilità del personale e un sentiero di accesso “veramente allucinante”. L’episodio citato risale a metà mattina: al cliente, che chiedeva un panino alle 10.30, era stato inizialmente risposto che la cucina era occupata nei preparativi del pranzo, salvo poi vederne serviti poco dopo ad altri clienti “Anzitutto ci scusiamo se la ragazza al banco è andata in cucina a chiedere se c’erano panini, siccome il pane per i panini farciti viene comperato al forno fresco tutti i giorni o quasi, voleva appurarsi che la richiesta fosse esaudita”.
La replica del rifugio quindi non si è fatta attendere, ed è stata condivisa pubblicamente. «Non siamo un autogrill ma un rifugio di montagna sotto la Moiazza – ha sottolineato Diego Favero, gestore del rifugio –. Un panino farcito con 150 grammi di affettato a 4 euro non può essere considerato caro, soprattutto in quota». Nella risposta, è arrivata anche una stoccata: «Se non si è in grado di cogliere l’impegno che mettiamo ogni giorno, allora meglio fermarsi in autogrill e pagare 8 euro un panino confezionato». Il rifugio ha ricordato inoltre la difficoltà logistica di lavorare a quasi 2.000 metri, dove approvvigionamenti e organizzazione richiedono sforzi ben diversi rispetto alla città. «Le critiche costruttive le accettiamo volentieri – hanno ribadito – ma non le prese in giro».