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VENEZIA Oggi sarà interrogato – dopo l’arresto avvenuto nei giorni scorsi – un ventiseienne cittadino brasiliano residente da anni nel Bellunese, accusato di aver violentato la figlia di 5 anni. La Polizia postale del Veneto è riuscita a dare un nome e un cognome, arrivando all’uomo – ufficialmente operaio residente a Belluno, ma in realtà domiciliato in provincia – arrestandolo con l’accusa di violenza sessuale aggravata dall’abuso di una bimba e dai legami familiari, che aumenta la pena prevista da un minimo di 9 a un massimo di 18 anni di carcere. Accusa di 609 bis aggravata, alla quale si aggiunge quella di produzione e scambio di materiale pedopornografico. A coordinare le indagini della Postale, la pubblico ministero Anna Andreatta. L’uomo è stato arrestato domenica notte in un bed&breakfast. A dare il via all’indagine degli agenti specializzati nel dare la caccia a chi delinque anche attraverso la rete, è stata la segnalazione arrivata da una organizzazione non a fini di lucro, che si dedica proprio alla ricerca sul dark web dei siti dove i pedofili si scambiano materiale pedopornografico. Il 9 agosto la perquisizione in casa ha confermato l’esatta corrispondenza del bagno con quello dei video. La bambina e la moglie ora sono accudite in una struttura protetta. —