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DI ALESSIA DALL’O’
FELTRE I n occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer, il Centro Servizi di Feltre ha inaugurato la mostra fotografica “Volti e Memorie”, ospitata negli spazi dell’Ex Bar Auser del Centro Servizi di Feltre. Un evento dal forte valore simbolico, che intreccia arte, cura e comunità, trasformandosi in un gesto collettivo di consapevolezza. La malattia di Alzheimer oggi riguarda in Italia tra le 600 e le 700 mila persone, circa la metà del totale dei malati di demenza, stimati in un numero ben più alto, 1,2 milioni totali. È la forma più diffusa (50-60% dei casi), colpisce circa il 5% degli over 65 e mostra una prevalenza maggiore nel sesso femminile. Allarmante anche l’abbassamento dell’età della diagnosi: sempre più frequenti sono i casi di pazienti giovani, anche a partire dai 35 anni. Un trend in crescita, con stime che parlano di oltre 3 milioni di persone con demenza entro il 2050. Numeri che raccontano non solo un’emergenza sanitaria, ma anche un bisogno crescente di risorse per la ricerca ad una malattia che ad oggi non ha una cura, ma anche assistenza e supporto per le famiglie e caregiver. È in questo scenario che prende corpo “Volti e Memorie”: fotografie che non si limitano al semplice “prima e dopo”, ma svelano le tracce della perdita di memoria, le difficoltà comunicative, i cambiamenti comportamentali e la resilienza dei familiari. Due le sezioni principali di questa mostra emozionale e che tocca dritta il cuore del visitatore: la memoria, in cui le fotografie del passato si ripropongono con forza nel presente, in una versione nuova, e poi il valore della cura, rappresentata dai gesti quotidiani – come leggere il giornale, radersi il volto, stringersi in un abbraccio – atti semplici ma essenziali, resi possibili dall’aiuto degli operatori e personale delle case di cura. A legare le immagini, anche dei colorati i fili di lana: metafora dell’imprevedibilità della malattia che improvvisamente passa nei ricordi e poi corre via. Il progetto è stato coordinato dalla psicologa del Centro Servizi feltrino Nicole Tesso, in collaborazione con la quinta classe del Liceo delle Scienze Umane – indirizzo Arti Comunicative dell’Istituto Canossiano di Feltre, coinvolgendo gli ospiti dei nuclei Mansarda e Glicine. “Un grande lavoro collettivo – ha sottolineato la Dott.ssa Tesso – e una sfida accolta con entusiasmo sia da parte dei colleghi, che dei ragazzi della scuola che hanno saputo mettersi in gioco. Le immagini sono veicoli di conoscenza e spazi di memoria condivisa. ringrazio anche i familiari che hanno accettato questa proposta e a loro volta sono stati protagonisti sia nella ricerca delle immagini, che negli scatti” Alla cerimonia inaugurale erano presenti il presidente del CdA di Azienda Feltrina Bortolo Simoni, che ha rimarcato il valore di un’iniziativa “nata dal Centro Servizi e dal nostro personale, capace di coinvolgere i giovani e di altissimo interesse per la comunità”, e la sindaca di Feltre Viviana Fusaro, che ha parlato di “un’esperienza che genera emozioni e sensibilità oltre ciò che si può studiare nei libri di scuola”. Emozionate anche l’intervento delle insegnanti responsabili del progetto, Lara Cossalter e Marina Meneghin, rispettivamente docente d’arte e di psicologia: “Grazie agli operatori e al personale della struttura di Feltre, i nostri studenti hanno visto cosa significhi davvero cura, ma l’hanno toccata con mano loro stessi, scattando le fotografie. Quello che studiano si è tradotto in gesti vivi, un vero e proprio ponte tra scuola e realtà” La mostra sarà visitabile fino al 31 ottobre a Feltre, per poi approdare a inizio ottobre anche al Centro Servizi don Rostirolla di Cesiomaggiore, con nuove immagini e nuovi protagonisti, ma lo stesso altissimo obiettivo: offrire emozione, riflessione e un abbraccio corale a chi vive la fragilità dell’Alzheimer e delle demenze.
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