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BELLUNO A meno di un anno dalla loro apertura, gli Snodi in Quota hanno intercettato quasi mille cittadini bellunesi, con oltre 1.050 accessi tra dicembre 2024 e settembre 2025. Nati a Belluno, Agordo e Pieve di Cadore, gli spazi di ascolto e orientamento sono finanziati da Fondazione Cariverona e gestiti da Metàlogos per conto del Comune di Belluno, capofila dell’Ambito Sociale Veneto 01. Il servizio risponde a bisogni molto concreti: pratiche digitali, accesso ai bonus, orientamento al lavoro, corsi di lingua e supporto quotidiano. Oltre il 90% delle richieste ha trovato soluzione immediata, segno di una presa in carico efficace e vicina alle persone. Gli Snodi hanno anche promosso eventi collettivi con circa 200 partecipanti, rafforzando la rete tra cittadini, associazioni ed enti locali. L’utenza è variegata: soprattutto adulti tra i 35 e i 59 anni, ma anche giovani e anziani, italiani e stranieri. Una conferma che il bisogno di prossimità attraversa tutte le generazioni. Dal 1° ottobre il progetto si allargherà con due nuove sedi a Livinallongo e Santo Stefano di Cadore, portando il servizio più vicino alle comunità montane. Con questo ampliamento, gli Snodi in Quota si affermano come veri laboratori di innovazione sociale, capaci di ridurre i divari e rafforzare la coesione delle vallate bellunesi.
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