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PIEVE DI CADORE Emozione, condivisione, amicizia, tecnica, capacità sono gli ingredienti principali della Dolomiti Rescue Race, che ogni anno raduna soccorritori da tutta Europa, accomunati degli stessi ideali di altruismo e solidarietà. Con 71 squadre, 8 nazioni, 4 femminili la Dolomiti Rescue Race si dimostra come ogni anno un importante momento di ritrovo per i soccorritori italiani e stranieri. I team ai nastri di partenza sono stati 63: le squadre di Vicenza e Verona dell’XI Delegazione Prealpi Venete hanno rinunciato a partecipare, poiché impegnate nella ricerca di un escursionista disperso sulle montagne di Recoaro Terme. Primi classificati con 02.09.38, ancora una volta i soccorritori della Repubblica Ceca. A seguire sul secondo gradino del podio il team della Valle Brembana a 02.10.23, terzi i soccorritori delle Valli di Lanzo, Usseglio, Lanzo, Forno Alpi Graie a 2 ore e 10 minuti, 32 secondi. Quarto il team della Guardia di Finanza, primo per quasi tutta la lunghezza del percorso. Prima squadra femminile, le soccorritrici della Slovenia in 3 ore 20 minuti e 19 secondi. All’arrivo in Piazza Tiziano i bimbi delle scuole primarie e tanti sostenitori. Tante le squadre straniere provenienti da 8 nazioni europee. Oltre agli appartenenti al Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico arrivati da tutta Italia, hanno partecipato i mountain rescuers di Repubblica Ceca, Slovenia, Romania, Polonia, Austria, Serbia, Croazia. Prima volta alla Drr per una squadra del Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori “Teseo Tesei” di La Spezia. Organizzata dalla stazione del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, con il supporto della II Delegazione Dolomiti Bellunesi e del Soccorso alpino e speleologico Veneto, la gara si tiene a squadre di quattro componenti ciascuna, dotate di materiale tecnico individuale e di gruppo. La partenza è slittata di mezz’ora, alle 9.15, da Praciadelan, nel Comune di Calalzo, con dislivello positivo di 1.230 metri, di cui 250 metri di cresta rocciosa esposta attrezzata. La discesa si effettua con calata in corda doppia di sessanta metri fino al sentiero che, con dislivello negativo di 1100 metri, conduce al fondo valle.Prima dell’arrivo nella centralissima Piazza Tiziano a Pieve di Cadore, ogni squadra ha assemblato la propria barella, per poi tagliare il traguardo trasportandola. L’intero percorso si è sviluppato sulle pendici del Re delle Dolomiti: il Monte Antelao, Lo scenario del Gruppo delle Marmarole e degli Spalti di Toro hanno fatto da cornice all’appassionante gara. Questa manifestazione è nata con lo scopo di incontrarsi e confrontarsi, di stringere amicizia con tutti i componenti del Soccorso Alpino d’Italia e del mondo, in un contesto diverso da quello operativo d’intervento o addestramento. Non solo quindi un evento meramente sportivo, ma l’occasione per condividere con le proprie famiglie e amici una giornata di spensieratezza con lo spirito che contraddistingue ogni soccorritore.
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