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Scrivo come genitore di un alunno che da alcuni anni frequenta l’Istituto Follador. In merito alla manifestazione annunciata e all’astensione di alcune classi dall’orario pomeridiano, desidero esprimere la mia solidarietà a tutti gli studenti. Già alle prime notizie apparse tempo fa sui mezzi di informazione locale è stato doloroso leggere commenti del tipo “i boce no i ha più voia de ndar a scola”, oppure “generazione di ignoranti”, espressioni che non fanno altro che colpevolizzare i ragazzi, provenendo per di più da persone esterne alla scuola e dunque prive di reale conoscenza della situazione.
Le cause di questo malcontento – più volte sottolineate anche da figure vicine all’istituto – sono legate soprattutto a decisioni prese in modo unilaterale, senza alcun confronto. Mi riferisco in particolare all’estensione dell’orario scolastico: l’introduzione delle lezioni pomeridiane per tutte le classi e delle ore al sabato (quando alcuni indirizzi hanno sempre goduto del sabato libero) è avvenuta senza il consenso del Consiglio di Istituto, che anzi ha espresso parere contrario in ben tre occasioni.
A ciò si aggiunge la modalità con cui tali novità sono state comunicate: appena tre giorni prima dell’inizio dell’anno scolastico, creando notevoli difficoltà alle famiglie, anche in considerazione delle carenze del trasporto pubblico nella nostra provincia.
Inoltre, non è stato predisposto alcuno spazio idoneo in cui i ragazzi possano consumare il pranzo durante le pause: la mensa, pur recentemente realizzata, è stata definita dallo stesso dirigente scolastico come “scarsa” e “probabilmente non gradita”, senza che fosse chiaro su quali basi sia stato espresso questo giudizio.
Le problematiche, però, non riguardano solo l’orario. Basti ricordare la gestione delle gite scolastiche: lo scorso anno alcune uscite erano già state organizzate, con docenti disponibili ad accompagnare gli studenti, ma sono state improvvisamente annullate per motivi mai chiariti. Non mancano poi esempi di burocrazia esasperata, come l’obbligo di autorizzazione scritta dei genitori per lo spostamento di un alunno dall’aula all’Auditorium, pur restando all’interno dello stesso edificio. In sintesi, la situazione, già pesante lo scorso anno, è ulteriormente peggiorata. È facile prevedere un calo delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico: un clima di malumore e disorganizzazione non rappresenta certo un buon biglietto da visita per un istituto con una storia di eccellenza e serietà. Qualcuno ha detto che si voglia “far morire l’Istituto Follador”: a fronte di quanto sta accadendo, il dubbio purtroppo appare legittimo.
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