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Dal gruppo di minoranza “Agordo Insieme”, consiglio comunale ad Agordo
AGORDO Da mesi all’Istituto Follador De Rossi di Agordo si trascina una situazione di forte tensione tra la dirigenza scolastica e il personale, gli studenti e le famiglie. Come gruppo di minoranza seguiamo con attenzione e preoccupazione l’evolversi dei fatti, esprimendo solidarietà a chi vive quotidianamente un clima che rischia di compromettere la serenità necessaria per garantire un’adeguata offerta formativa. È indispensabile che la scuola torni ad essere un luogo di dialogo e collaborazione, nell’interesse esclusivo degli studenti e della comunità agordina.
Il protrarsi di questa crisi, oltre a minare la qualità del lavoro e dell’apprendimento, rischia di danneggiare in modo duraturo il prestigio di un istituto che da sempre rappresenta un’eccellenza e un presidio fondamentale per l’intero territorio. Questa situazione rischia di incidere anche sulle iscrizioni future e sulla sostenibilità dell’istituto, aggravando le difficoltà logistiche che già pesano sulle famiglie.
Preoccupa e lascia perplessi il totale silenzio del Sindaco di Agordo, dell’assessore competente e della sua maggioranza, così come l’assenza di un chiaro intervento da parte della Provincia, ente competente in materia. Su un tema tanto rilevante per cittadini, studenti e famiglie, non è accettabile assistere a un disinteresse istituzionale che denota mancanza di visione e consapevolezza delle reali esigenze del territorio. Chiediamo quindi al Sindaco e alla Provincia di chiarire pubblicamente la loro posizione e di assumersi la responsabilità di contribuire concretamente alla soluzione di una situazione che riguarda il futuro educativo e sociale dell’Agordino.
Paolo Selva Moretti, Yari Masoch, Emiliano Costa, Giancarlo Deola
Anche Irma Visalli, consigliere comunale a Feltre interviene sulla tematica. Una presa di posizione netta e condivisa: alla politica, tutta. Il Partito Democratico c’è e agirà anche nelle sedi in cui è rappresentante istituzionale, ma serve veramente un’azione trasversale. alle istituzioni. Dalla Provincia, ai Comuni e, soprattutto, alla Regione del Veneto attraverso il competente ufficio regionale responsabile e al Provveditorato agli studi; alla società civile, perché nessuno resti in silenzio e affianchi ragazzi e famiglie che sono emblema di problemi diffusi che ci riguardano tutti.
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