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AGORDO Mattinata ad alta tensione al Follador De Rossi, dove per il terzo giorno consecutivo diverse classi hanno aderito alla protesta contro il piano formativo dell’istituto, lasciando la scuola alle 12.45 con regolare permesso firmato dai genitori. Le famiglie avevano concordato una dicitura comune sui moduli di uscita e di assenza — “non adesione al piano formativo condiviso con la famiglia” — per garantire coerenza e trasparenza nel loro dissenso. Secondo quanto riportato, la dirigente scolastica avrebbe inviato una circolare alle classi comunicando che gli studenti con quella dicitura non sarebbero potuti uscire. La decisione ha provocato indignazione tra i genitori, che hanno denunciato un atteggiamento coercitivo verso studenti minorenni. Alcuni di loro si sono recati immediatamente a scuola, accompagnati dai Carabinieri, per vigilare sul rispetto dei diritti delle famiglie. Alla fine, i ragazzi sono stati fatti uscire regolarmente, scortati da un docente, mentre la dirigente non si è presentata. «Anche se non ha attuato il blocco, consideriamo questo atto una minaccia», hanno dichiarato i genitori, sottolineando il clima di tensione e la mancanza di dialogo. Nel pomeriggio, la dirigente avrebbe convocato i rappresentanti degli studenti delle classi superiori per discutere il “manifesto” redatto durante lo sciopero, negando ogni accusa di chiusura. Ma studenti e famiglie restano fermi nelle loro posizioni: «Abbiamo provato a dialogare, ma riceviamo solo norme e circolari. Se nulla cambierà, siamo pronti ad azioni più decise».
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