*********
SANTO STEFANO DI CADORE È stato inaugurato a Santo Stefano di Cadore il nuovo Snodo in quota, presidio di prossimità che porta i servizi sociali, digitali e informativi più vicino ai cittadini delle aree montane del Comelico. Si tratta del quinto punto della rete promossa dal Comune di Belluno – capofila del progetto – con il sostegno della Fondazione Cariverona e il coordinamento tecnico di MetaLogos, in collaborazione con la Conferenza dei Sindaci e l’ULSS 1 Dolomiti. Alla cerimonia di apertura erano presenti i sindaci del Comelico, rappresentanti delle cooperative sociali e del mondo ecclesiale. “Le istituzioni devono andare verso i cittadini, non il contrario”, ha ricordato l’assessore ai servizi sociali del Comune di Belluno, ribadendo lo spirito del progetto. Lo Snodo in quota offrirà supporto gratuito per pratiche digitali (SPID, bonus, contributi), orientamento ai servizi sociali e lavorativi e attività di ascolto e segretariato sociale. “Abbiamo già registrato oltre 1.100 accessi negli altri Snodi – ha dichiarato Michele Dal Farra, presidente di MetaLogos – segno che la gente cerca anche relazione e sostegno”. Il progetto rappresenta un passo importante verso la costituzione dell’Ambito territoriale e sociale del Bellunese, prevista entro marzo 2026. “Garantire pari accesso ai servizi, anche nelle zone più periferiche, è una sfida di equità e coesione”, ha sottolineato l’assessore Dal Pont. Lo Snodo di Santo Stefano resterà operativo fino al 2025, con l’obiettivo di rendere stabile la rete e integrarla con le future Case della Comunità del PNRR.
***********