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BELLUNO Continua senza sosta e su più fronti l’attività dell’Arma dei Carabinieri nella provincia di Belluno per il contrasto al fenomeno delle truffe, nelle sue diverse tipologie, con particolare riferimento a quelle consumate e tentate ai danni di anziani o fasce deboli. Si tratta di un insieme di iniziative operative e divulgative, accumunate dal principio di prossimità al cittadino, che si stanno svolgendo secondo tre precise e concrete linee d’azione: repressione; prevenzione; informazione. L’azione repressiva, ovvero l’insieme delle attività investigative svolte dai Reparti Carabinieri della provincia sotto la direzione della Procura della Repubblica di Belluno, sta proseguendo con l’obbiettivo di individuare i responsabili degli episodi commessi negli ultimi giorni, consegnandoli alla Giustizia. In tale ambito un’operazione recentemente messa a segno dai Carabinieri della Stazione di Agordo e del NOR di Belluno ha consentito di identificare tre soggetti responsabili di una truffa ai danni di una 70enne di Agordo. Il modus operandi adottato dai truffatori, provenienti dalla provincia di Napoli, è stato ancora una volta quello della telefonata da parte del sedicente appartenente alle forze dell’ordine, ma in questo caso con una nuova variante: non una telefonata in cui si annuncia che un familiare è nei guai per aver causato un incidente stradale, bensì una chiamata con cui è stato comunicato alla vittima che la targa della sua autovettura era stata clonata e utilizzata per commettere furti in delle gioiellerie bellunesi (in realtà mai accaduti). Pensando di agire da buona cittadina, la donna è caduta nella trappola
e ha quindi consentito ai complici del telefonista, spacciatisi per carabinieri in borghese, di entrare in casa propria e di portar via la pensione e vari oggetti in oro e preziosi del valore di diverse migliaia di euro, con l’asserito fine di verificare che non si trattasse dei preziosi rubati nelle gioiellerie di Belluno. L’allarme al “112”, l’efficacia del dispositivo info-operativo dell’Arma e la successiva collaborazione della vittima hanno permesso di individuare i malviventi, bloccandoli prima che lasciassero la provincia, mentre viaggiavano a bordo di un suv. A seguito di perquisizione i tre sono stati trovati in possesso del denaro e dei gioielli e, anche grazie ad altri indizi raccolti a loro carico, al momento coperti dal segreto d’indagine, sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria per truffa aggravata.
Nelle more che la Giustizia faccia il suo corso (il procedimento penale non risulta concluso e la colpevolezza dei soggetti dovrà essere accertata con sentenza irrevocabile), il Comandante della Stazione CC di Agordo, Luogotenente C.S. Gianluca De Venuto (foto) ha potuto riconsegnare alla 70enne l’intero maltolto. Un momento non privo di commozione per la donna, che, oltre alla pensione, si è vista restituire ricordi di una vita, di cui era stata ignobilmente privata.
L’azione preventiva dell’Arma si sta sviluppando attraverso un quotidiano e articolato controllo del territorio, grazie a servizi di pattugliamento e perlustrativi, tanto nelle principali arterie commerciali, quanto nei centri storici, quanto nelle frazioni più isolate, pronti a intercettare persone e veicoli sospetti, nonché a cogliere ogni eventuale circostanza anomale che possa essere indicativa di eventi delittuosi. Non si tratta quindi di controlli di routine, bensì di mirati e rafforzati servizi di presidio del territorio, nelle fasce orarie e nelle località più a rischio di commissione dei reati, tra cui le truffe, anche ai fini di dissuasione e deterrenza. In tale quadro, nel solo mese di ottobre i carabinieri della provincia di Belluno hanno controllato oltre 500 veicoli e 1.000 persone. L’attività informativa nei confronti dei cittadini, sempre utile per qualsiasi forma di illecito cui sono esposti, è quantomai importante per un’efficace lotta al fenomeno delle truffe. Com’è noto, il meccanismo della truffa si distingue da altri reati contro il patrimonio, perché in esso sono proprio le vittime a consegnare “volontariamente” i propri beni ai truffatori, dopo che gli stessi hanno agito nei loro confronti con sistemi di manipolazione, anche psicologica, facendo leva sul sentimento di fiducia che le persone nutrono nei confronti di sedicenti rappresentanti delle FF.pp., degli Enti pubblici, delle Società di servizi ecc., nonché – circostanza ancora più odiosa – su vulnerabilità, paure o sentimenti affettivi. Per questo l’Arma è impegnata da anni in campagne di sensibilizzazione a favore della popolazione sia a livello nazionale, sia a livello locale, come nel caso del Comando Provinciale CC di Belluno. A Belluno e provincia sono state infatti realizzate numerose iniziative di settore, quale la diffusione di opuscoli informativi e di confezioni di prodotti commerciali recanti consigli utili che, avendo dato risultati positivi in termini di prevenzione, sono ora oggetto di nuova implementazione con l’ulteriore aiuto di medici di base, farmacie e altri esercizi. Anche le conferenze a cura dei Comandanti di Compagnia (Magg. Meriano, Magg. Bui., Cap. Caminiti) unitamente ai Comandanti di Stazione territorialmente competenti, già svolte a decine, stanno proseguendo secondo un rinnovato e fitto calendario, grazie alla collaborazione attiva della Provincia, delle Amministrazioni Comunali e di altri enti quali Università per gli anziani, Auser, APPIA-CNA. L’invito dell’Arma ai cittadini è quello di aderire numerosi a queste conferenze, trattandosi di incontri – sempre a partecipazione libera e gratuita – che vengono man mano aggiornati in base ai nuovi episodi criminali che vengono registrati e, conseguentemente, con nuovi consigli utili. Inoltre, sebbene una buona parte delle truffe siano dirette ai meno giovani, è utile che agli incontri partecipino anche i giovani, sia perché alcune tipologie di episodi possono coinvolgerli direttamente, sia perché in questa battaglia da combattere insieme anche il proselitismo informativo indiretto risulta fondamentale: tutti hanno uno/a nonno/a, zio/a o altro familiare, amico/a, vicino/a di casa da poter mettere in guardia. Dopo le ultime conferenze tenutesi il 24 Settembre 2025 a Belluno (frazione Cusighe) e il 16 ottobre 2025 a Fonzaso, i prossimi appuntamenti sono fissati per: il 22 ottobre, a Tambre, alle ore 17:30, con la collaborazione con la Polizia Locale di Belluno; il 24 ottobre, a Belluno, alle ore 17.30, presso Palazzo Fulcis, ove interverrà anche il Comandante Provinciale, Carmelo Rustico; il 31 ottobre 2025, ore 20:30, presso il Centro Italiano di Solidarietà; il 28 ottobre, a Forno di Zoldo, alle ore 15:00, presso la Scuola Media; il 31 ottobre, a Voltago Agordino, alle ore 17:00, presso la Sala Maestro G. De Col; il 14 novembre e il 5 dicembre 2025, a Belluno, alle ore 20:30, presso il Centro Italiano di Solidarietà.
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