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Riceviamo e pubblichiamo.
Per mesi abbiamo dovuto convivere con strade rattoppate alla bell’e meglio, tra pezzi di asfalto improvvisato, buche improvvise causate dal maltempo, imprecazioni e inviti a sistemare le vie comunali dissestate dalle ditte incaricate della posa della fibra o da altri interventi. Poi finalmente la buona notizia: le strade sarebbero state asfaltate “a mo’ di biliardo”. E in effetti, in via Paris Bordone, il lavoro è stato eccellente così come in fondo al paese verso la Valle di San Lucano, lavoro fatto in fretta nel giro di un paio di giorni.
Ma ora c’è una novità che preoccupa. Da dieci giorni – dal 24 ottobre scorso – il tratto tra Taibon Strapont e Forno Val, parliamo di centinaia di metri, non qualche decina, è stato completamente grattato e abbassato di parecchi centimetri. I tombini e le infrastrutture emergono pericolosamente dal piano stradale, ci sono semafori intermittenti e mezzi parcheggiati a bordo strada.
Non si può accampare la scusa del maltempo: ha piovuto solo un paio di giorni, e neanche in modo continuo. Nessuno vuole “fare le pulci” alla ditta che sta eseguendo i lavori, ma l’ingegnere capo si rende conto delle difficoltà e dei rischi che si corrono lungo quel tratto? Ciclisti equilibristi, motociclisti in slalom, auto che inchiodano improvvisamente.
Perché così tanti giorni prima di stendere il nuovo tappeto di asfalto? Ogni giorno, di notte specialmente, chi percorre quella strada rischia di danneggiare pneumatici o il sottoscocca dell’auto.
Quanto durerà ancora questa situazione? I lavori saranno completati prima di Natale? Era davvero necessario grattare tutta la strada creando così tanti disagi?
Provate a percorrere la strada per la Valle di San Lucano e capirete il perché di questa segnalazione.
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