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dal GIORNALE RADIO EDIZIONE DELLE 17.00
È MANCATO GIORGIO FORATTINI, IL MAESTRO DELLA SATIRA CHE ESPOSE ANCHE AD AGORDO
di mirko mezzacasa
È scomparso Giorgio Forattini, uno dei più grandi maestri della satira italiana. La notizia è stata diffusa poco fa dal giornale radio nazionale di Radio Più. Con lui se ne va un osservatore tagliente e ironico della politica e della società, capace di raccontare oltre mezzo secolo di storia italiana con una matita e un sorriso amaro. Nato a Roma nel 1931, Forattini iniziò a pubblicare le sue prime vignette sul Giorno negli anni Sessanta, per poi legare il suo nome a La Repubblica, La Stampa e Il Giornale. Inconfondibile il suo tratto e la capacità di sintetizzare in un’immagine ciò che molti editoriali non riuscivano a dire. Le sue caricature di politici e personaggi pubblici hanno fatto epoca: da Craxi a Berlusconi, da Cossiga a Spadolini, nessuno è mai sfuggito alla sua matita. E ad Agordo, nella metà degli anni Ottanta, la sua arte arrivò anche tra le Dolomiti. Per iniziativa di Floriano Prà, allora presidente della Comunità Montana Agordina, Forattini espose le sue vignette in occasione della consegna del Premio Agordino d’Oro. Un evento che rimase nella memoria di chi lo conobbe: il vignettista portò con sé intelligenza, ironia e un sorriso contagioso. In quegli anni, uno dei suoi bersagli preferiti era il senatore Giovanni Spadolini, raffigurato come “lo Spadolone”, un gigante buono e burbero che incarnava la politica del tempo. Con la sua scomparsa, l’Italia perde una voce libera e graffiante, capace di ridere dei potenti senza mai smettere di credere nel potere della matita.
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