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TAIBON La comunità di Taibon Agordino si stringe nel dolore per la scomparsa di Luciano “Ciano” Lagunaz, venuto a mancare dopo una malattia. Figura molto conosciuta e stimata in tutta la vallata, Luciano lascia un grande vuoto nella comunità e nel mondo del volontariato. Accanto a lui, fino all’ultimo, la moglie Luisa, i figli Marco ed Erika, e gli amati nipoti, insieme al fratello Roberto “Berto”, con cui ha condiviso tante esperienze e passioni legate alla montagna. Luciano Lagunaz è stato un punto di riferimento per il Soccorso Alpino, dove ha ricoperto ruoli di grande responsabilità: Delegato del Soccorso Alpino dal 1992 al 1997, e successivamente Presidente regionale del Soccorso Alpino Veneto dal 1999 al 2001. Chi lo ha conosciuto lo ricorda come un uomo generoso, sempre pronto a mettersi al servizio degli altri, con una profonda passione per la montagna e per la sua comunità. La sua scomparsa lascia un segno profondo nel cuore di Taibon e di tutto l’Agordino. Le esequie di Luciano saranno celebrate a Taibon martedì alle 14,30.
IL RICORDO
Luciano, 79 anni compiuti ad agosto, viveva a Villanova nella casa paterna, dove è spirato dopo breve malattia oggi 8 ottobre a mezzogiorno. Della famiglia, originaria di Col di Prà, sono viventi le sorelle Angelica, Ivana e Nives e il fratello Roberto. Aveva fatto parte per breve tempo anche della squadra di Soccorso alpino di Agordo, ma soprattutto il suo impegno lo ha svolto con la Scuola alpina delle Fiamme Gialle a Passo Rolle, prima di assumere gli importanti incarichi nel soccorso provinciale e regionale, in quest’ultimo caso succedendo al compianto Matteo Fiori, suo grande amico. Una volta in pensione è stato volontario nella Pro Loco e anche presidente del Gruppo Sportivo di Taibon. La sua ultima apparizione in pubblico, denotando purtroppo il non buon stato di salute, era stata lo scorso 6 settembre ad Agordo, in sala don Tamis gremita di gente, per la presentazione del libro del fratello Roberto “Berto” “El tosat dal Còl” il quale, oltre che per la condivisione di tanti momenti vissuti da giovani nella numerosa famiglia, originaria di Còl di Prà di Taibon, e poi in montagna, lo ha ricordato così «Ciano più giovane di me di cinque anni, lavorava in una officina meccanica per imparare il mestiere, poi a 20 anni si è arruolato nella finanza e ha fatto l’istruttore di roccia e di sci alla scuola alpina di passo Rolle frequentando il corso di sottoufficiali e diventando maresciallo. Da pensionato poi ha preso la legno-mania! Scherzando gli dico che ha incominciato finalmente a lavorare sul serio! Non c’era giorno che non tagliasse e sistemasse la legna, non solo per lui. Quando avevo bisogno ai rifugi non posso dimenticare che mi ha sempre dato una mano tanto al Torrani che al 7° Alpini. Ancora adesso che è “il guardiano” della baita al Còl ha sempre consigli da darmi».
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