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BELLUNO
I residenti di via Edmondo de Amicis, nel territorio castionese del Comune di Belluno, tornano a far sentire la loro voce con una lettera indirizzata al Sindaco, all’Assessore alle Frazioni e al Comando di Polizia Locale, manifestando una netta contrarietà alla nuova viabilità che prevede l’istituzione del senso unico in via Primo Maggio. Secondo i firmatari, la modifica non solo non risolverà i problemi esistenti, ma aggraverà ulteriormente una situazione già oggi definita “critica e pericolosa”. Nella lettera i residenti ricordano che via De Amicis è: stretta, priva di marciapiedi, senza dissuasori di velocità, senza controlli efficaci sui limiti, attraversata quotidianamente anche da mezzi pesanti. Una situazione che – denunciano – consente a veri e propri “piloti di Formula 1 mancati” di correre a velocità del tutto incompatibili con un centro abitato, mettendo a rischio anziani, famiglie e bambini. Gli abitanti riferiscono di aver segnalato per anni alle diverse amministrazioni comunali i problemi della via. L’unico intervento ricevuto è stato l’installazione di un box autovelox: “Quasi mai utilizzato e per di più posizionato in un punto inefficace”. Un peggioramento, spiegano, è avvenuto già con il senso unico istituito tempo fa in via del Favero, che ha deviato tutto il traffico in uscita da Castion su via Primo Maggio e poi su via De Amicis, aumentando smog, rumori e rischi. Ora – scrivono – il nuovo senso unico previsto in via Primo Maggio: “Convoglierà ancora più traffico in via de Amicis, accentuando una situazione già gravissima”.
IL NODO PIÙ CRITICO: L’INCROCIO VIA DE AMICIS – VIA DEL FAVERO
I residenti sottolineano che chi proviene da Pedecastello, San Cipriano e altre frazioni, per raggiungere il centro di Castion, dovrà per forza passare per via De Amicis e poi risalire via del Favero. L’incrocio tra le due strade è definito “tra i più pericolosi della frazione”: carreggiata stretta, scarsa visibilità, spazio insufficiente per svoltare a sinistra verso Pian delle Feste.Un altro punto critico: le auto parcheggiate lungo via Primo Maggio, in particolare tra poste e birreria, restringono la carreggiata rendendo complicato il passaggio dei mezzi. Su questo, accusano: “Basterebbe un minimo di controllo, ora inesistente”.
“NON SCARICATE IL PROBLEMA”
I residenti rifiutano quella che definiscono una “logica dello scaricabarile”, secondo cui il problema del traffico viene semplicemente spostato da una via all’altra senza risolvere nulla. Sottolineano che i rischi non riguardano solo chi abita nella zona, ma anche ciclisti e pedoni che quotidianamente transitano verso Modolo, Nevegal e Belluno. I cittadini chiedono quali analisi siano state effettuate riguardo all’aumento dei rischi previsto con la nuova viabilità, dato che – affermano – non è stata prevista alcuna misura di mitigazione. E concludono con una frase chiarissima: “Chi ha preso tali decisioni si assumerà anche le conseguenti responsabilità.”
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