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CAPITOLO 13 “IL GIOCO DELL’OCA”
La staticità ed il continuo silenzio delle stanze in questa grande casa la fa sembrare un tempio. Uno di quelli inviolabili, con giovani ancelle vergini vestite con tuniche bianche a proteggere il sacro fuoco. Poi, in realtà ci viviamo alcune vecchie donne ed una ragazza, che sembra uscita dal gruppo dei chierichetti dei rosari nel mese di maggio. E un signore con l’aria da pipistrello, che dovrebbe aiutare Nara nei lavori duri della casa, ma solo svuota il frigorifero e le bottiglie di vodka quando arriva ubriaco, la notte.
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