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FELTRE «Faremo tutto quanto il possibile perché lo stabilimento resti attivo sul territorio». È una dichiarazione chiara, senza margini di ambiguità, quella del Sindaco di Feltre Viviana Fusaro di fronte alla notizia – arrivata all’improvviso questa mattina tramite un comunicato stampa – che Hydro starebbe valutando un’ipotesi di ristrutturazione interna con potenziali ripercussioni sullo storico stabilimento feltrino, presente in città dal 1939. Il primo cittadino non ha perso tempo: «Ci siamo recati immediatamente allo stabilimento già questa mattina e abbiamo convocato per questa sera una riunione urgente dei capigruppo: la Città non rimarrà a guardare». Da subito, spiega, il Comune sta attivando ogni procedura utile: richiesta di un tavolo di unità di crisi con Governo, Regione, azienda e sindacati; incontro con i capigruppo; un ordine del giorno urgente nel Consiglio comunale di domani. «Le famiglie non saranno lasciate sole -afferma la sindaco – sarà la battaglia di tutto il territorio». Ma accanto all’azione immediata, arriva anche una critica durissima al metodo scelto dall’azienda: l’annuncio, giudicato “inaccettabile e privo di rispetto”, è arrivato senza alcun preavviso e senza un confronto con il Comune, referente naturale della comunità. «Con la Hydro abbiamo sempre avuto un dialogo diretto. Avviare consultazioni interne per ipotizzare ristrutturazioni senza avvisarci è uno schiaffo al confronto costruito negli anni e a un territorio che ha dato tanto all’azienda». Lo stabilimento di Feltre non è solo un sito produttivo: è una parte identitaria della città. Dal 1939 garantisce lavoro, reddito e stabilità economica a generazioni di famiglie. «Pensare di fermare tutto all’improvviso significa colpire in modo pesantissimo il tessuto economico e sociale della nostra comunità. Non possiamo accettarlo», ribadisce il Sindaco. La preoccupazione si inserisce in un quadro più ampio: non è l’unica grande realtà industriale del territorio che, negli ultimi tempi, sta considerando una riorganizzazione interna con possibili chiusure o ridimensionamenti. Un segnale inquietante per un territorio che, nonostante la tradizione manifatturiera e la qualità della forza lavoro, continua a fare i conti con criticità strutturali: collegamenti non sempre adeguati, zone industriali dislocate in luoghi carichi di storicità ma non utili e efficienti, difficoltà logistiche che alcuni operatori economici percepiscono come limiti competitivi. La domanda serpeggia: il feltrino sta diventando un territorio “scomodo”? Eppure, allo stesso tempo, proprio qui aziende come Hydro sono cresciute, trovando competenze, professionalità e un tessuto sociale che per decenni ha sostenuto la loro attività. Il messaggio finale del Sindaco è univoco: «Non molleremo di un millimetro. Monitoreremo ogni sviluppo e continueremo a chiedere risposte chiare e garanzie vere per i lavoratori. La città di Feltre è unita».
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