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Gli SMS ingannevoli che rubano credito e i messaggi che si fingono “figli in difficoltà”: ecco come operano e come difendersi
Nelle ultime ore gli ascoltatori di Radio Più hanno segnalato due nuove truffe che stanno circolando via SMS e WhatsApp. Il primo caso riguarda un messaggio che invita a chiamare urgentemente un numero, durante la chiamata il credito del telefono viene progressivamente prosciugato. La seconda segnalazione racconta di un SMS che recita “papà ho rotto il telefono scrivimi su WhatsApp” proveniente dal numero +353 4933596, una tattica ricorrente per ingannare i genitori. Questi casi non sono isolati. Negli ultimi anni sono stati documentati numerosi tentativi di truffe simili, che sfruttano l’ingenuità o la fretta degli utenti per ottenere vantaggi economici o informazioni sensibili.
TRUFFA 1 — SMS CHE RUBANO CREDITO
Una variante di vishing (phishing vocale) o truffa telefonica prevede che un SMS chieda di richiamare un numero con urgenza. Una volta effettuata la chiamata, il credito telefonico dell’utente può essere lentamente consumato da numeri a tariffa maggiorata o con sistemi automatizzati che mantengono la linea attiva il più a lungo possibile, causando addebiti elevati. Per difendersi: non richiamare numeri sospetti ricevuti via SMS, specialmente se non li riconosci o se il messaggio crea un senso di urgenza immotivato.
TRUFFA 2 — “PAPÀ HO ROTTO IL TELEFONO”
Questo tipo di messaggio è una truffa di impersonificazione: il truffatore si finge un figlio o un familiare e afferma di aver perso o rotto il proprio telefono, chiedendo di essere contattato su un nuovo numero tramite WhatsApp o SMS. Una volta avviata la conversazione, vengono richiesti soldi per un’emergenza o si tenta di ottenere informazioni personali o finanziarie. Questa tecnica è stata segnalata in più paesi e continua a crescere perché sfrutta l’emotività e l’impulso a voler aiutare un familiare “Ciao mamma, ho perso/rotto il telefono. Questo è il mio nuovo numero. Scrivimi su WhatsApp” è uno degli esempi più diffusi, con i truffatori che spesso seguono questo messaggio iniziale con richieste economiche urgenti o elaborate storie di difficoltà.
TRUFFE SIMILI DIFFUSE
Oltre a queste segnalazioni, molte altre varianti di truffe via messaggio e WhatsApp continuano a circolare:
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Truffa “Hi Mum/Hi Dad”: un messaggio che afferma che il figlio ha rotto il telefono e fornisce un nuovo numero, poi chiede soldi. Questo tipo di scam ha visto un aumento consistente di segnalazioni negli ultimi anni.
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Messaggi generici di tipo “ciao, come stai?” da numeri sconosciuti che innescano una conversazione per poi proporre investimenti fraudolenti o tentativi di furto di denaro.
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Scam su WhatsApp che promettono offerte, regali o aggiornamenti che portano a installare malware o condividere dati personali.
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Varie truffe di impersonificazione familiare che includono richieste di aiuto economico urgente fingendo di essere un parente.
COME DIFENDERSI
Per evitare di cadere in queste trappole è importante:
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Non rispondere a messaggi da numeri sconosciuti e non richiamare numeri sospetti.
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Verificare sempre l’identità del mittente chiamando il numero consueto del familiare prima di inviare denaro o informazioni personali.
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Bloccare e segnalare i numeri sospetti sia alla piattaforma (SMS o WhatsApp) sia alle autorità competenti.
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Diffidare di messaggi che cercano di creare un senso di urgenza o emotività per ottenere una risposta rapida e impulsiva.






