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Buongiorno,
sono un’abitante della Valle del Biois e desidero segnalare un increscioso e prolungato disservizio avvenuto ieri sulla linea ferroviaria Belluno–Venezia. Io e un’amica abbiamo preso il treno delle 6:15 per recarci a Venezia Mestre e prendere la coincidenza per Torino, ma l’abbiamo persa poiché il treno ha accumulato quasi un’ora di ritardo: inizialmente per il ghiaccio, come comunicato dal capotreno, poi per un urto (non si è capito bene se con un animale o altro) e infine, arrivati a Treviso, per un ulteriore guasto alla linea. Avendo perso il treno e non trovando più coincidenze compatibili con le nostre esigenze, abbiamo deciso di restare una giornata a Venezia. Abbiamo quindi preso il treno delle 15:30 per tornare a Belluno, con cambio a Conegliano. Il viaggio è proseguito regolarmente fino alla stazione di Ponte nelle Alpi, dove il treno è rimasto fermo più del dovuto senza che venisse fornita alcuna informazione. Dopo più di mezz’ora ci hanno fatto scendere, comunicandoci che il treno era stato soppresso, ma senza indicarci quando sarebbe arrivato il successivo. Siamo rimasti quasi un’ora al freddo; a bordo c’era anche un signore affetto da leucemia e con la febbre. Dopo un po’ siamo entrati nella sala macchine per ripararci dal freddo e solo dopo un’altra mezz’ora ci è stata data la possibilità di rientrare sul treno soppresso, per stare al caldo e usufruire dei servizi igienici. Nessuno era in grado di darci informazioni utili; non c’era disponibilità né di corriere sostitutive né di taxi, poiché risultavano tutti occupati. Dopo quasi due ore è finalmente arrivato un altro treno per Belluno. Ciò che mi lascia perplessa è che i lavori di elettrificazione sono stati appena completati e che tra un mese e mezzo si terranno le Olimpiadi. Speriamo che questi episodi non siano le premesse, altrimenti la situazione appare davvero molto difficile.
Un’ascoltatrice di Radio Più
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