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DI ALESSIA DALL’O’
FELTRE È scattato l’allarme ieri, 30 dicembre, a Villabruna, dove nel tardo pomeriggio si è verificato un furto ai danni di alcune auto parcheggiate all’esterno delle abitazioni, in via De Boni, nella zona adiacente all’asilo. Un episodio che, per modalità, potrebbe non essere direttamente collegato ai recenti colpi messi a segno nelle abitazioni della zona, ma che ha comunque contribuito ad aumentare la tensione tra i residenti. Già nel tardo pomeriggio alcuni cittadini avevano notato la presenza di tre uomini sconosciuti, descritti come “non consuetudinari”, aggirarsi tra le vie del centro abitato. Intorno alle 17 è scattato il primo furto: i tre soggetti, successivamente anche fotografati, avrebbero aperto alcune auto in sosta esterna alle abitazioni, sottraendo oggetti di scarso valore economico. Un bottino minimo, ma sufficiente a lasciare l’amarezza di una violazione subita. Secondo quanto ricostruito, dopo il primo furto, i tre ladri sarebbero andati verso un’abitazione centralissima di via Don A. Scopel e per raggiungere i veicoli parcheggiati all’esterno della casa, avrebbero scavalcato la rete di recinzione. Un dettaglio che inizialmente non aveva destato particolari sospetti, se non per il comportamento insolito del cane di casa, che aveva iniziato ad abbaiare in modo insistente. I proprietari avevano pensato alla presenza di un gatto o di un altro animale, ma in seguito un particolare ha fatto cambiare prospettiva: una volta richiamato in casa, il cane non avrebbe più voluto uscire all’esterno. Poco dopo si è attivata una sorta di catena di mutuo soccorso tra vicini. “Noi eravamo in casa e non ci siamo accorti di nulla”, racconta la famiglia che ha subito il furto, “un nostro vicino è venuto ad avvisarci e a quel punto abbiamo chiamato le forze dell’ordine. Ci siamo accorti solo in un secondo momento che le nostre due auto erano state aperte”. I carabinieri della Compagnia di Feltre sono intervenuti circa un’ora più tardi per raccogliere le segnalazioni e ricostruire le dinamiche dell’accaduto. Nel frattempo l’allerta è rimbalzata anche sui gruppi Facebook locali e nei canali di vicinato, per informare il maggior numero possibile di persone. Il fatto di Villabruna si inserisce però in un quadro più ampio. Non si arresta infatti la scia di furti che da settimane sta interessando la Valbelluna, alimentando preoccupazione e senso di insicurezza tra i residenti sia di destra che di sinistra Piave. Dopo gli episodi segnalati già nella settimana di Natale nelle frazioni cesioline, dove erano stati effettuati anche alcuni interventi, nuovi colpi sono stati registrati tra Foen, la zona di Sant’Anna e via Sorelle Agrizzi, sempre a Villabruna. In questi casi i ladri avrebbero preso di mira abitazioni in assenza dei proprietari, forzando gli accessi e causando danni pur di entrare, con bottini composti soprattutto da ori e oggetti personali. Alla lista degli episodi si aggiunge anche la razzia avvenuta a Pedavena nella sera della messa di Natale. Nemmeno il lentiaiese è rimasto immune: nei giorni scorsi è stata infatti denunciata la sottrazione di alcune buste destinate alla carità dalla canonica di Lentiai, rubate mentre si svolgeva la messa serale, ai danni del parroco don Fulvio Silotto che le deteneva in attesa di versarle per gli scopi benefici. Segnali che delineano un quadro di diffusa vulnerabilità, aggravato dal periodo festivo, durante il quale molte famiglie si spostano di più lasciando le abitazioni incustodite. Resta alta l’attenzione sul territorio, con l’invito alla cittadinanza a segnalare movimenti sospetti e a rafforzare, per quanto possibile, le misure di prevenzione.
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