
Inevitabilmente in questo periodo, grazie alla maggior frequentazione, si assiste ad un gran numero di incidenti in montagna. Quel che sconcerta, ma fino ad un certo punto, sono però le numerosissime scivolate o gli slogamenti alle caviglie su sentieri facili, con conseguente richiesta di soccorso al SUEM. Quali le cause? Poca esperienza? Calzature inadeguate? Mancanza di allenamento? Sottovalutazione? Cos’altro? Ovviamente tutti possono incorrere in una scivolata o in uno slogamento, anche i più esperti, ma il numero di questo tipo di incidenti è troppo elevato per non far pensare ad un’ inadeguatezza di base. Camminare sui sentieri montani non è come camminare su comode strade senza ostacoli e l’approccio deve essere totalmente differente. Si ha invece l’impressione che ciò sfugga a molti escursionisti inesperti. Le calzature, ad esempio, possono fare la differenza. Uno scarponcino con suola adeguata, oltre a far scivolare meno, tiene più ferma la caviglia ed è più indicato delle scarpette da trekking (non parliamo poi delle scarpette da ginnastica o altro) su percorsi sconnessi o comunque di un certo tipo. I bastoncini aiutano senza dubbio l’equilibrio, oltre a permettere uno scaricamento del peso degli arti inferiori. Un grado di preparazione fisica adeguata allo sforzo è poi fondamentale, così come rimanere concentrati proprio per il tipo di terreno che si sta calpestando. Appoggiare il piede nel modo appropriato, evitando ad esempio di calpestare sassi mobili o prestando attenzione ai tratti umidi, evita conseguenze spiacevoli. Sono tutte cose all’apparenza banali ma che, se non seguite, portano alle conseguenze che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, con un elicottero che deve volare di qua e di là per prestare soccorso. Su come camminare in montagna (non è una provocazione) ci vorrebbero dei corsi per i tanti inesperti che arrivano e presumibilmente arriveranno sempre più numerosi grazie alle Olimpiadi di Cortina e la conseguente pubblicizzazione dei nostri luoghi. Perché poi, se il numero di incidenti è alto, passa il concetto, per citare Beppe Grillo in un suo show, della montagna assassina, non dell’alpinista pirla.