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CESIOMAGGIORE Dal 15 ottobre l’asilo “Matilde Muffoni” è ufficialmente un cantiere aperto. Sono infatti iniziati i lavori di ammodernamento e ampliamento della storica struttura, un intervento del valore di circa 80.000 euro che punta a offrire spazi più moderni e servizi più flessibili alle famiglie del territorio. Il progetto prevede la nascita di un nido integrato, capace di accogliere bambini da uno a tre anni, e la riorganizzazione complessiva degli ambienti interni. L’asilo, che da oltre settant’anni rappresenta un punto di riferimento per la comunità di Cesiomaggiore e della Valbelluna, si prepara così a compiere un passo decisivo nel segno della continuità e dell’innovazione. In un periodo in cui le statistiche raccontano di montagne sempre più spopolate e di famiglie sempre più piccole, scelte come questa assumono un valore ancora più grande. Investire in un asilo oggi significa credere nella comunità, sostenere concretamente la vita familiare e offrire un futuro a territori che, senza servizi adeguati, rischierebbero di svuotarsi ancora di più. “Accogliere anche i più piccoli, dai dodici ai trentasei mesi, significa rispondere a un bisogno concreto delle famiglie”, spiega la coordinatrice didattica, maestra Federica Perenzin. “Oggi molti genitori lavorano fuori paese e non sempre possono contare sull’aiuto dei nonni che spesso e volentieri se non sono giovani, stanno ancora lavorando. Con il nido integrato vogliamo offrire un sostegno reale” Attualmente l’asilo conta 43 bambini iscritti, di cui dieci nella sezione primavera. Oltre alla coordinatrice, lavorano tre insegnanti, una di sostegno, la cuoca e la bidella e con i nuovi spazi, la struttura potrà accogliere otto bambini in più, ampliando la capacità e garantendo ambienti pensati su misura per le diverse fasce d’età. L’intervento prevede due ingressi distinti – uno per la scuola dell’infanzia e uno per il nido integrato – così da assicurare percorsi separati e sicuri. I più piccoli saranno accolti al piano terra, mentre le aule per i bambini dai tre ai sei anni resteranno al primo piano. Comune sarà invece il giardino esterno, luogo simbolico di incontro e gioco condiviso. Oltre agli adeguamenti strutturali, verranno realizzati nuovi servizi igienici e aree multifunzionali per attività didattiche e ricreative. Le radici dell’asilo “Matilde Muffoni” affondano nel secondo dopoguerra. Era il luglio del 1948 quando l’edificio, pur non ancora completato, iniziò ad accogliere i primi bambini grazie alla tenacia del parroco don Luigi Perotto. Fu lui, già nel 1944, a chiedere al comando tedesco di risparmiare la struttura dai bombardamenti, destinandola a scopi sociali e religiosi. Nello stesso anno, nel mese di dicembre, arrivarono da Città di Castello le suore dell’Ordine delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore: madre Giorgina, suor Ines, suor Emiliana. Da allora, l’asilo è rimasto una presenza costante per le famiglie cesioline, un luogo di educazione e socialità che ha saputo adattarsi al cambiamento dei tempi. Negli ultimi anni, un calo di iscrizioni aveva messo in difficoltà la scuola, ma la direzione ha reagito puntando su un’offerta educativa più ampia. L’introduzione della sezione primavera e l’ampliamento dell’orario (oggi dalle 7 alle 17.30) hanno segnato una svolta. “Non è un dettaglio da poco”sottolinea Perenzin “Molti genitori lavorano in Alpago, in Agordino o nel basso Feltrino e quei trenta minuti in più possono davvero fare la differenza. Come asilo privato abbiamo la possibilità di adattarci alle esigenze delle famiglie in maniera più veloce, tuttavia sono considerazioni veramente che fanno la differenza nella vita e gestione familiare” Fondamentale, nel percorso di rilancio dell’asilo, è stato il sostegno del parroco don Gianni Trevisan, che ha creduto nel progetto fin dall’inizio. “Senza la sua fiducia e la sua spinta – aggiunge la coordinatrice – non saremmo arrivati fin qui. Don Gianni ci ha accompagnati in ogni fase: prima con l’ampliamento dell’orario, poi con la sezione primavera e ora con il nido integrato.” Importante anche il contributo delle associazioni locali, che negli anni hanno affiancato l’asilo con iniziative e raccolte fondi. Tra le più note, Una notte da gufetti, la lotteria di Pasqua, il Trail La Selvarega e il Grest estivo, divenuto ormai un appuntamento fisso per i bambini della scuola dell’infanzia e delle elementari. “Ma vogliamo ringraziare anche tutte le associazioni che hanno fatto donazioni spontanee o ci aiutano ad animare l’attività didattica. Abbiamo anche un gruppo genitori molto attivo e sempre presente. L’unione fa la forza”
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