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LA GIUDIZIARIA OGGI
DAL CORRIERE DELLE ALPI
SINTESI
GIGI SOSSO
AGORDO L’italo-brasiliano Mateus Rossi è stato rinviato a giudizio per una serie di furti e tentati furti commessi in varie attività di Agordo, tra cui Villa Fiore della famiglia Dotta, la pizzeria Agordina nei pressi del Municipio, il circolo tennis, casa Del Vecchio e l’area di servizio Botol in località Le Campe (La Valle Agordina).
Arrestato nel novembre 2023 dai carabinieri, aveva già patteggiato nove mesi per un altro tentato furto. Difeso dall’avvocata Ylenia Pocaterra, sostiene di aver agito “per fame”. Il processo inizierà il 17 marzo davanti al giudice Cristina Cittolin.
ARSIÈ, CHIESTO IL PROCESSO PER QUATTRO OPERATORI DELLA RSA
RSÌE’ – Il pm Claudio Fabris ha chiesto il rinvio a giudizio per quattro operatori della casa di riposo di Arsiè, accusati di omicidio colposo per la morte di Antonio Salina, l’anziano annegato in una vasca di liquami dopo essere uscito dalla struttura. Richiesta di condanna a 16 mesi in abbreviato per il proprietario dell’azienda agricola. La decisione del gup Elisabetta Scolozzi è attesa per il 16 dicembre. Le difese chiedono il proscioglimento, sostenendo che gli imputati non avevano ruoli di garanzia diretta.
PODISTA INVESTITO, RITIRATA LA PARTE CIVILE DOPO IL RISARCIMENTO
SEDICO Dopo il risarcimento, la parte civile è stata estromessa dal processo per lesioni stradali. Accusato di aver investito il podista l’11 agosto 2021 vicino a Ponte Mas. La superperizia del giudice Montalto, firmata da Mario Piacenti, non esclude un concorso di colpa tra i due. L’atleta era in allenamento sotto la pioggia, mentre l’indagato guidava un pick up a bassa velocità. Discussione finale e sentenza sono attese a breve.
AVVOCATO GRATUITO NON SPETTAVA, MA È ASSOLTA
BELLUNO – E’ stata assolta dal giudice Federico Montalto per la particolare tenuità del fatto: aveva richiesto il patrocinio gratuito nonostante un reddito annuo superiore ai 15 mila euro, quindi oltre la soglia prevista. In passato ne aveva diritto, ma quell’anno non più. La difesa, rappresentata dall’avvocato Pierangelo Conte, ha sostenuto che si sia trattato di una semplice dimenticanza, dovuta a un periodo particolarmente intenso sotto il profilo giudiziario.
PRIMARIO E CARDIOLOGO SCAGIONATI PER LA MORTE DI GIANFRANCO ALBERTI
CORTINA Il giudice Enrica Marson ha archiviato il fascicolo per omicidio colposo legato alla morte di Gianfranco Alberti, 79 anni, deceduto per la rottura dell’aorta davanti a casa sua a Coiana. Nessun nesso causale tra la condotta dei medici del San Martino di Belluno e il decesso: anche con diagnosi tempestiva, la sopravvivenza sarebbe stata improbabile.