Le nevicate del fine settimana hanno comportato l’emanazione del primo allerta arancione da parte della Protezione Civile Regionale, con particolare rilievo per le nuove aree a rischio valanghivo createsi nelle zone boschive schiantate dagli eventi meteorici di fine ottobre. Tali aree oggetto di un programma di monitoraggio del rischio valanghivo predisposto dai tecnici Arpav del Centro Valanghe di Arabba a cui cooperano i militari dei Carabinieri Forestali e i volontari del Soccorso Alpino della delegazione bellunese.
Al fine di studiare in modo più approfondito le situazioni a rischio i militari dell’Arma dei Carabinieri e personale Arpav hanno effettuato grazie alla collaborazione del 14° Nucleo Elicotteri dei Carabinieri di Belluno, il sorvolo di tutte le zone a rischio della Provincia e dell’Altopiano di Asiago. Sono state individuate 86 zone a rischio, in 20 Comuni tra le province di Belluno e di Asiago, grazie ad un rilievo speditivo effettuato durante il mese di dicembre da parte del personale tecnico dell’Arpav Veneto Centro Valanghe di Arabba e militari delle stazioni Forestali dell’Arma dei Carabinieri. Di queste zone a rischio valanghivo 50 sono state inserite in una prima fase di monitoraggio che è entrato in funzione dopo le recenti nevicate.
Il sorvolo delle zone con elicottero diventa strumento essenziale al fine di migliorare le operazioni di monitoraggio sulle 50 aree di prima fase e pianificare le operazioni per le altre 36 aree oggetto della seconda fase. L’impegno dell’Arma dei Carabinieri tramiti i militai costantemente sul territorio e le sue articolazioni specializzate quali il Nucleo Elicotteri di Carabinieri Forestali del servizio Meteomont, va ad agire in sinergia con le strutture della Regione Veneto quali Arpav, Centro Valanghe di Arabba, volontari del Soccorso Alpino, per aumentare la sicurezza dei cittadini e fornire agli organi di protezione civile i supporti decisionali necessari alla tutela della popolazione, del territorio e infrastrutture.
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