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AGORDO – I Carabinieri di Agordo e Belluno hanno smascherato tre truffatori napoletani che avevano raggirato una 70enne con la falsa storia della targa clonata e di furti in gioielleria. Fingendosi carabinieri, le avevano portato via pensione e gioielli. Grazie al rapido intervento dell’Arma i tre sono stati fermati su un suv e denunciati. La refurtiva, per diverse migliaia di euro, è stata restituita alla vittima dal luogotenente Gianluca De Venuto.
un’operazione recentemente messa a segno dai Carabinieri della Stazione di Agordo e del NOR di Belluno ha consentito di identificare tre soggetti responsabili di una truffa ai danni di una 70enne di Agordo. Il modus operandi adottato dai truffatori, provenienti dalla provincia di Napoli, è stato ancora una volta quello della telefonata da parte del sedicente appartenente alle forze dell’ordine, ma in questo caso con una nuova variante: non una telefonata in cui si annuncia che un familiare è nei guai per aver causato un incidente stradale, bensì una chiamata con cui è stato comunicato alla vittima che la targa della sua autovettura era stata clonata e utilizzata per commettere furti in delle gioiellerie bellunesi (in realtà mai accaduti). Pensando di agire da buona cittadina, la donna è caduta nella trappola e ha quindi consentito ai complici del telefonista, spacciatisi per carabinieri in borghese, di entrare in casa
propria e di portar via la pensione e vari oggetti in oro e preziosi del valore di diverse migliaia di euro, con l’asserito fine di verificare che non si trattasse dei preziosi rubati nelle gioiellerie di Belluno. L’allarme al “112”, l’efficacia del dispositivo info-operativo dell’Arma e la successiva collaborazione della vittima hanno permesso di individuare i malviventi, bloccandoli prima che lasciassero la provincia, mentre viaggiavano a bordo di un suv. A seguito di perquisizione i tre sono stati trovati in possesso del denaro e dei gioielli e, anche grazie ad altri indizi raccolti a loro carico, al momento coperti dal segreto d’indagine, sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria per truffa aggravata. Nelle more che la Giustizia faccia il suo corso (il procedimento penale non risulta concluso e la colpevolezza dei soggetti dovrà essere accertata con sentenza irrevocabile), il Comandante della Stazione CC di Agordo, Luogotenente C.S. Gianluca De Venuto (foto), ha potuto riconsegnare alla 70enne l’intero maltolto. Un momento non privo di commozione per la donna, che, oltre alla pensione, si è vista restituire ricordi di una vita, di cui era stata ignobilmente privata.
DALLE ANTICIPAZIONI DEL TG DI ANTENNA 3, IN ONDA ALLE 19.30
DI STEFANO BOZZI