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LIVINALLONGO
Ad Arabba tornano i Krampus, figure antiche e inquietanti che da secoli animano le celebrazioni dell’Avvento. La sfilata partirà via alle 18 da via Freine, attraverserà il centro del paese e raggiungerà lo Showplatz, vicino alla fontana, per poi concludersi nel parcheggio della casa cantoniera, dove i gruppi offriranno un ultimo, spettacolare passaggio. I Krampus affondano le loro radici in riti alpini precristiani legati al solstizio d’inverno, quando le comunità salutavano la stagione più buia dell’anno attraverso figure mascherate che impersonavano spiriti selvatici. Con il tempo, la tradizione si è intrecciata con il culto di San Nicolò, protettore dei bambini che, secondo l’usanza, visita i più piccoli il 5 dicembre. Quando il santo riparte, i Krampus rimangono a vagare tra i villaggi, simbolo del confine sottile tra ordine e caos, bene e male. I protagonisti della sfilata si distinguono per l’aspetto imponente: maschere di legno intagliate, spesso con tratti demoniaci, grandi pellicce, campanacci e ceppi metallici che risuonano a ogni passo. Una presenza allo stesso tempo spaventosa e affascinante, che richiama la natura primordiale e i riti comunitari che hanno attraversato i secoli. Curiose anche le origini del nome: potrebbe derivare dal tedesco Kramp (“artiglio”) o dal bavarese Krampn (“morto”). In alcune zone alpine vengono chiamati Teufel, i “diavoli”, a sottolinearne la funzione ammonitrice. Le sfilate moderne, pur spettacolari, conservano ancora oggi elementi arcaici legati alla purificazione e alla celebrazione dell’inizio dell’inverno. Una tradizione viva, potente e identitaria, che ogni anno ad Arabba torna a unire storia, mito e comunità.
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