Operazione antidroga dei Carabinieri: un arresto, varie denunce, oltre un chilo e mezzo di stupefacente sequestrato tra hashish e cocaina
È iniziata all’alba di ieri mattina l’attività che ha visto impegnato il Nucleo Operativo della Compagnia di Cortina d’Ampezzo, coadiuvato dalle Stazioni Carabinieri del Cadore, nell’esecuzione di una serie di perquisizioni su obiettivi monitorati da tempo in una vasta area tra Calalzo di Cadore e Padola di Comelico Superiore, al tramonto un giovane pusher venticinquenne era in stato di arresto ed altri quattro giovani denunciati a piede libero per spaccio e detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente, quasi un chilo e seicento grammi di hashish e 41 grammi di cocaina sequestrati assieme ad una somma di quasi 19.000 euro in contanti come provento illecito di attività di spaccio.
Era da tempo che i Carabinieri avevano posto l’attenzione sull’area, praticamente dalle scorse festività natalizie, quando, durante i consueti controlli dei luoghi di aggregazione giovanile, erano stati segnalati alla Prefettura di Belluno per il possesso di piccole dosi di stupefacente alcuni ragazzi di Auronzo di Cadore e del Comelico. Piccoli dettagli hanno fin da subito fatto percepire che la “roba” non veniva da lontano, una piazza di spaccio operativa nel Cadore doveva necessariamente essere riuscita ad eludere i controlli delle forze di polizia. Da allora è iniziato il certosino lavoro dei militari del Nucleo Operativo che, con grande discrezione e pazienza, sempre supportati dalle Stazioni Carabinieri dislocate sul territorio, hanno fatto emergere i fili nascosti della rete degli stupefacenti nell’area, con arresti, denunce e segnalazioni che nei mesi hanno portato all’operazione condotta nella giornata di ieri.
In un’abitazione di Auronzo, infatti, durante una delle perquisizioni poste in essere su delega del Dott. Marco Faion, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Belluno, che ha seguito le più recenti attività d’indagine, i militari hanno rinvenuto presso il domicilio di un giovane venticinquenne con piccoli precedenti di polizia, originario del Cadore, n.16 panetti di hashish per complessivi 1590 grammi di sostanza stupefacente, nascosti in parte dietro un mobile della cucina e in parte dietro la lavatrice del bagno, n.4 ovuli contenenti in totale 41 grammi di cocaina, in una cassaforte a muro, n.2 bilancini elettronici di precisione, contanti per euro 18.750 in banconote di varie pezzature, sicuro provento dell’attività di spaccio, oltre al consueto materiale per il confezionamento delle dosi. Grande la sorpresa iniziale da parte del ragazzo quando ha visto l’irruzione dei militari, stava giocando alla Playstation sdraiato sul divano di casa, ma quando si è reso conto di non avere scampo, senza opporre alcuna resistenza, ha ammesso quanto gli veniva contestato. Particolarmente ingegnoso il metodo di occultamento dello stupefacente, confezionato in pacchetti di plastica, era agganciato con nastro adesivo in zone nascoste del mobilio di casa, impossibile da rinvenire senza smontare parti di essi. Nel corso della perquisizione è stata sequestrata anche una spada giapponese di tipo katana. L’oggetto, rinvenuto in bella mostra appeso ad un muro, essendo stato trovato con punta e lama affilata, rappresentava una vera e propria arma bianca la cui detenzione da parte del giovane è stata considerata abusiva, con conseguente ulteriore denuncia all’A.G. per la commissione di tale reato.
Vendendo al dettaglio lo stupefacente rinvenuto, il giovane avrebbe ricavato almeno altri 13.000 euro dall’hashish e 3.500 euro dalla cocaina.
In una delle altre perquisizioni eseguite lo stesso giorno, presso il domicilio di un giovane ventenne incensurato di Pieve di Cadore, uno degli altri denunciati a piede libero, è stato rinvenuto un piccolo involucro contenente circa 9 grammi di hashish occultato nella camera da letto. Il ragazzo, su richiesta dei militari, ha spontaneamente consegnato lo stupefacente, probabilmente realizzando la gravità del fatto.
In tutto, dalla fine dell’anno scorso ad oggi, nell’ambito delle indagini mirate a fare luce sul mondo degli stupefacenti nell’area del Cadore e del Comelico, i Carabinieri di Cortina, compresa l’attività di ieri, hanno arrestato 2 persone e denunciate 10 (di cui 4 minorenni) per spaccio, denunciato 1 conducente per guida sotto l’influenza di stupefacenti e segnalati alla Prefettura di Belluno per possesso di narcotico per uso personale 13 persone. Sequestrati complessivamente 1.640 grammi di hashish, 180 grammi di marijuana, 42 grammi di cocaina, 1 dose di speed ed una di mdma.
Erano anni che non venivano sequestrati simili quantitativi di stupefacente nelle solitamente tranquille valli cadorine, la recente attività ha quindi assestato un duro colpo al mercato illecito dello spaccio nell’area. Si può ritenere, infatti, che il giovane arrestato ieri estendesse la propria influenza anche al di fuori del comune auronzano, rifornendo altri giovani del Cadore sia con vendite al dettaglio che, probabilmente, cedendo sostanza a pusher più piccoli. Tutti giovani e giovanissimi i ragazzi coinvolti, italiani ed originari dalla zona, generalmente di famiglia senza particolari connotazioni di criticità, nonostante spesso si associ lo spaccio anche al dettaglio degli stupefacenti a persone straniere. Sotto il profilo investigativo, non sono emersi elementi per configurare una associazione tra i vari individui, più semplicemente, anche in ragione della giovane età, si è portata alla luce una ampia diffusione anche nel nostro territorio di un fenomeno criminale purtroppo molto comune ed esteso tra i giovani.
Appare importante sottolineare come l’indagine conclusa sia stata caratterizzata da metodi di vecchio stampo, senza l’ausilio di attività tecnica ed intercettazioni, ma prediligendo la proiezione esterna sul territorio delle pattuglie, sia in borghese che in divisa, con pedinamenti, appiattamenti e sfruttamento delle fonti informative da parte dei vari reparti dell’Arma coinvolti.
Gli elevatissimi profitti che l’attività illecita in parola è in grado di generare lasciano presupporre come nei mesi a venire ci si possa aspettare una ripresa del commercio degli stupefacenti con protagonisti diversi, ragione per cui i militari della Compagnia Carabinieri di Cortina d’Ampezzo dovranno continuare a monitorare le dinamiche occulte del territorio.