FELTRE Con una delibera di giunta dei giorni scorsi, il Comune di Feltre ha confermato l’accordo di concessione in uso all’associazione Indaco della sala gruppi consiliari del municipio. In particolare, lo spazio sarà a disposizione dei consulenti dell’associazione e delle persone che si rivolgono loro, ogni giovedì sera dalle 20 alle 22.
“L’attività dell’associazione Indaco, impegnata nella consulenza e nel supporto, in particolar modo, ai familiari delle persone che soffrono di dipendenze di vario tipo ( dall’alcol, alle sostanze stupefacenti, al gioco d’azzardo) è molto preziosa nel nostro territorio, commenta l’assessore alle Politiche Sociali Debora Nicoletto. Il fenomeno delle dipendenze, soprattutto di quelle legate al gioco, è in crescita anche nel Feltrino, anche se non si può parlare di allarme sociale: nel solo 2017 i casi presi in carico dal SERD sono stati 135; l’ascolto e l’orientamento dei familiari delle persone coinvolte, che a volte sono riluttanti a contattare – in prima battuta – i servizi sociali o l’ULSS, è di assoluta importanza. La concessione di uno spazio pubblico all’associazione Indaco ha quindi un significato che travalica quello organizzativo e vuole essere un segnale forte”, conclude Nicoletto.
Deborah D’Alberto, presidente dell’associazione, traccia il profilo dell’attività: “Siamo quattro professionisti che lavorano tutti in questo ambito e vogliamo mettere a servizio della collettività le nostre esperienze. Sono oltre 40 le persone che abbiamo seguito sinora, con problemi dalle sfaccettature assai diverse: genitori che chiedono supporto per i figli che usano droghe leggere, o – viceversa – ragazzi preoccupati per i loro padri e madri attanagliati dal vizio ossessivo per i videopoker o per i “gratta e vinci”. L’associazione opera sia nei confronti dei singoli che in piccoli gruppi di mutuo aiuto, l’importante è che le famiglie siano consapevoli del problema ed escano allo scoperto. “E’ difficile sanare una situazione compromessa, sottolinea ancora Deborah D’Alberto, occorre prevenire il più possibile questi fenomeni; per questo faccio una appello in particolare ai genitori: vigilate sui vostri figli, consci del vostro ruolo e se, del caso, non abbiate remore a consultare chi vi può essere di aiuto”.