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LIVINALLONGO Scoppia la polemica a Livinallongo del Col di Lana dopo la decisione dell’amministrazione comunale di aumentare l’Imu sulle seconde case fino all’aliquota massima consentita dalla legge. Con un incremento dello 0,2%, l’imposta passa dallo 0,86% all’1,06% e viene estesa anche ad alcune tipologie di fabbricati della categoria D. La misura, approvata in consiglio comunale con i soli voti della maggioranza, servirà a compensare le mancate entrate dovute allo spegnimento dell’autovelox tra Pieve e Brenta. L’apparecchio, attivo dal 2020, garantiva al Comune fino a 370 mila euro l’anno in sanzioni, ma è stato disattivato perché non conforme alle norme introdotte dal decreto Salvini. Secondo le nuove disposizioni, il tratto non rientrerebbe in un centro abitato e non consentirebbe un limite di 50 km/h, ritenuto però necessario per motivi di sicurezza. In attesa di un decreto prefettizio che ne consenta la riattivazione, l’ammanco è stato stimato in circa 148 mila euro, pari al gettito atteso dall’aumento Imu. L’opposizione critica duramente la scelta, definendola “ingiustificata e dannosa”, mentre il sindaco Oscar Nagler difende la manovra come necessaria per garantire l’equilibrio di bilancio.
IL SERVIZIO DI LORENZO SORATROI
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