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in riferimento al bilancio Dolomitibus 2024, le Segreterie territoriali unite, vogliono esprimere il loro punto di vista…
Apprendiamo con soddisfazione, dagli organi di stampa, del risultato positivo del bilancio 2024 di Dolomitibus. Un risultato importante, che riconosciamo essere anche frutto del lavoro, della dedizione e dei sacrifici compiuti da tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’azienda in questi ultimi anni difficili. Infatti, come viene giustamente ricordato, il dato economico del 2024 è legato anche ai ristori Covid relativi agli anni passati. Ed è impossibile dimenticare quei momenti bui, in particolare il lockdown del 2020, durante il quale gran parte della forza lavoro fu posta in cassa integrazione, mentre chi rimaneva in servizio affrontava turni pesanti e condizioni quasi irreali, in un clima che ricordava uno scenario post-apocalittico. Anche il periodo 2021-2022 non fu più semplice: l’obbligo di green pass per lavorare comportò una razionalizzazione dei turni e una riduzione del personale operativo, con conseguenze drammatiche sul clima lavorativo e sull’equilibrio tra vita privata e professionale. È in quel contesto che prese avvio un esodo di autisti che, ancora oggi, condiziona l’operatività aziendale. Nonostante tutto, chi è rimasto ha retto il sistema e garantito la continuità del servizio pubblico, contribuendo concretamente al raggiungimento degli odierni risultati aziendali. E se l’ultimo bilancio può risultare in parte “drogato” dai ristori, la media degli ultimi cinque anni restituisce comunque l’immagine di un’azienda resiliente. Accogliamo con interesse la richiesta, da parte della politica provinciale, di tradurre questo bilancio positivo in un potenziamento del servizio. Ma è necessario chiarire che l’equazione bilancio attivo = più corse non può funzionare senza una condizione essenziale: avere gli autisti necessari per effettuare quel servizio. Non sono i soldi a guidare gli autobus. Lo fanno le persone. E per attrarre nuovi conducenti serve rendere Dolomitibus più appetibile rispetto ad altre realtà del settore. Significa garantire più tempo libero, migliorare l’equilibrio vita-lavoro e, soprattutto, aumentare gli stipendi per rendere questo mestiere competitivo rispetto ad altri, che magari assicurano il fine settimana libero o condizioni meno gravose. Negli ultimi anni sono stati compiuti dei passi in avanti, ma il numero di autisti in forza è ancora insufficiente per rispondere a una domanda crescente da parte del territorio. Come Segreterie territoriali di Faisa Cisal, Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti, rivolgiamo un invito concreto all’azienda: sediamoci attorno a un tavolo e individuiamo insieme una nuova organizzazione del lavoro, capace di valorizzare il tempo degli autisti e rendere più competitivo il trattamento economico. Solo così sarà possibile potenziare davvero il servizio per il territorio. Solo così il futuro di Dolomitibus potrà poggiare su basi solide e sostenibili.