foto gobelluno.it
BILANCIO OPERATIVO ANNUALE 2015 DELLA GUARDIA DI FINANZA DI BELLUNO
Tutelare l’economia legale e le imprese rispettose delle regole, garantendo allo Stato, all’Unione Europea, alla Regione del Veneto e agli Enti locali il regolare afflusso ed il corretto impiego delle risorse destinate al benessere della collettività e al sostenimento delle politiche di sviluppo economico e sociale.
È questo l’obiettivo che ha guidato l’azione operativa della Guardia di Finanza della provincia di Belluno nel 2015.
La strategia messa in campo ha agito su 3 leve principali:
l’attività investigativa, ossia lo sviluppo in tutto il territorio provinciale di 100 deleghe d’indagine pervenute nell’anno dalla magistratura ordinaria;
l’esecuzione di 40 piani operativi, per l’aggressione sistematica e organizzata ai più gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria;
l’azione di contrasto ai traffici illeciti e il concorso al dispositivo di ordine e sicurezza pubblica.
CONTRASTO ALLE TRUFFE SUI FONDI PUBBLICI E ALL’ILLEGALITÀ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
In provincia di Belluno la Guardia di Finanza ha constatato indebite percezioni e richieste di fondi pubblici per quasi 1.600.000 euro, con la denuncia di 5 responsabili ed il sequestro di beni per 600.000 euro. Tra questi si segnala il caso, scoperto dalla Tenenza di Feltre, riguardante un’indebita percezione di contributi comunitari per 37.000 euro, per la conduzione di terreni agricoli a Feltre e Santa Giustina, che il beneficiario aveva falsamente dichiarato di aver preso in affitto e di coltivare, all’insaputa dei veri proprietari.
Sono state 11 le persone denunciate all’A.G. per reati contro la Pubblica Amministrazione, per reati di peculato, concussione, abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti.
Segnalati alla Corte dei Conti danni erariali per 22.000 euro ad opera di tre responsabili.
Nello specifico comparto delle “prestazioni sociali agevolate” e del ticket sanitario sono state accertate 27 agevolazioni indebitamente percepite per un importo complessivo di 19.000 euro (canoni ATER agevolati, gratuiti patrocini, buoni libro, esenzione rette scolastiche, borse di studio universitarie).
LOTTA ALLE FRODI FISCALI E ALL’ECONOMIA SOMMERSA
Nel 2015 sono stati portati a termine in provincia complessivamente 2.500 verifiche e controlli, pianificati in base a piani operativi che tengono conto delle dinamiche economiche locali e della pericolosità dell’evasione fiscale.
Nel complesso, l’attività condotta in questo settore ha portato alla denuncia di 11 responsabili di frodi e reati fiscali, principalmente per utilizzazione di fatture false, omessa presentazione della dichiarazione e presentazione di dichiarazione infedele.
E’ risultato irregolare il 15% dei circa 1.900 controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali.
Sul fronte dell’emersione delle attività economiche svolte totalmente “in nero”, sono stati 39 gli evasori totali scoperti in provincia.
Sono stati inoltre individuati 290 lavoratori completamente “in nero” e 1 irregolare impiegati da 18 datori di lavoro. In questo ambito, va evidenziata l’attività di controllo svolta dalla Compagnia di Belluno nei confronti di associazioni sportive dilettantistiche che svolgono in realtà attività commerciale ed assumono come lavoratori dipendenti dei giovani che vengono impropriamente qualificati come “soci”. In tal modo le “finte” associazioni sportive dilettantistiche fruiscono indebitamente delle agevolazioni previste nel particolare settore e non garantiscono ai lavoratori le tutele che spetterebbero loro in base alla normativa vigente. Ciò genera una concorrenza sleale nei confronti delle imprese e delle “vere” associazioni sportive dilettantistiche che osservano le regole. Per questa attività operativa le sanzioni pecuniarie minime irrogate sono state superiori a 1.800.000 euro.
Per rafforzare l’azione di contrasto all’evasione ed alle frodi fiscali, sono state sistematicamente avanzate all’Autorità Giudiziaria proposte rivolte al sequestro dei patrimoni dei responsabili di reati fiscali, in funzione della confisca, in misura equivalente ai tributi evasi. Nel 2015 sono stati sequestrati beni mobili, immobili, valuta e conti correnti per oltre 4 milioni di euro.
Tra i casi particolari di evasione, si segnalano quelli scoperti:
dalla Tenenza di Auronzo di Cadore che ha individuato una persona originaria di quelle zone, ma residente da anni all’estero, che, attraverso un ingegnoso sistema di invio della dichiarazione dei redditi on line, riusciva a versare contributi a favore della propria posizione previdenziale ed a pagare l’I.M.U., mediante un’indebita compensazione con crediti I.V.A. che in realtà non esistevano;
dalla Tenenza di Agordo che ha individuato un carpentiere che acquistava grossi quantitativi di legna da ardere dall’Ucraina e poi li rivendeva “in nero” a privati acquirenti.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ALLA CRIMINALITÀ ECONOMICO – FINANZIARIA
In questo campo, i reparti del Comando Provinciale di Belluno hanno svolto 15 accertamenti patrimoniali, per individuare sproporzioni tra il tenore di vita e le fonti lecite di reddito dichiarate da soggetti condannati per la commissione di gravi reati.
Sono state inoltre approfondite 15 segnalazioni di operazioni sospette ed eseguiti 1 ispezione e 2 controlli nei confronti di soggetti obbligati agli adempimenti antiriciclaggio. Complessivamente sono stati 7 i soggetti denunciati alla Procura della Repubblica per il reato di riciclaggio, mentre 8 sono le violazioni amministrative riscontrate.
LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE E ALTRI SERVIZI
Nel corso del 2015, sono stati oltre 25.000 i prodotti contraffatti e pericolosi sequestrati, tra i quali giocattoli, beni di consumo ed abbigliamento.
Nell’ambito dell’attività di collaborazione con l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, su attivazione del Nucleo Speciale Privacy della Guardia di Finanza, la Compagnia di Cortina ha sanzionato un albergo che aveva commesso gravi inadempienze in materia di raccolta dei dati personali, in violazione al D.Lgs. 196/03 (codice in materia di protezione dei dati personali).
IL SOCCORSO ALPINO GUARDIA DI FINANZA (S.A.G.F.)
I finanzieri della provincia di Belluno sono particolarmente impegnati anche nella tutela della vita umana nelle aree montane.
Le Stazioni del Soccorso Alpino di Auronzo di Cadore e di Cortina d’Ampezzo, i cui militari sono addestrati per il loro impiego su neve, ghiaccio, roccia e macerie, hanno condotto 97 interventi di soccorso, che hanno permesso di salvare 88 persone in difficoltà e recuperare 15 salme. In vari casi, la Procura della Repubblica di Belluno ha delegato indagini di polizia giudiziaria alle due Stazioni S.A.G.F. per accertare le cause di gravi sciagure in montagna.