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BELLUNO “Sono settimane decisive in vista delle prossime olimpiadi invernali di Milano Cortina, sotto molti punti di vista. Uno dei più rilevanti è quello che riguarda i collegamenti viabilistici e il piano di mobilità, dove le idee non sembrano essere ancora molto chiare; è necessario accelerare su una strategia che comprenda tutti i territori della provincia, in particolare quelli delle aree montane, non pensando solo alla direttrice nord-sud per raggiungere Cortina”. A dirlo è il presidente del Comitato di Gestione del Fondo Comuni Confinanti, Dario Bond, che ha raccolto al riguardo le preoccupazioni di alcuni amministratori locali e imprenditori della ricettività bellunesi. “Le perplessità maggiori vengono soprattutto dai rappresentati dei territori di montagna non interessati direttamente dalla direttrice sud-nord che collega Venezia a Cortina (e Dobbiaco). Il “sistema” Olimpiadi deve tenere conto di tutto il territorio bellunese, di tutte le sue vallate e di tutti i comprensori”, aggiunge il presidente Bond, che ricorda a questo riguardo l’impegno del Fondo: “Ci siamo da sempre mossi per mitigare le disparità fra territori diversi, a cavallo del confine con le province autonome di Trento e Bolzano, ma anche all’interno dei confini provinciali e regionali; faccio un appello accorato e sincero a tutte le autorità e gli enti che a vario livello stanno lavorando al piano di mobilità in vista dell’appuntamento olimpico perché tengano nella giusta considerazione tutto il territorio bellunese. La sfida che ci attende è decisiva per il nostro futuro: non possiamo creare zone di serie “A” e di serie “B”: l’Olimpiade deve essere un’occasione di rilancio e sviluppo per l’intera provincia di Belluno e non solo!”.
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