IL SERVIZIO DELLE 15.30
di Mirko Mezzacasa
In occasione di intense nevicate il 2 febbraio ’19, in località Bries di Agordo, un masso, di volume stimato pari a circa m3 11,00, si è staccato dalle pendici del Monte Framont, investendo un’auto in sosta e arrestandosi al centro della ex strada regionale 203 Agordina. Il Servizio Difesa del Suolo della Provincia di Belluno ha subito provveduto ad affidare l’incarico al dott. Nicolò Doglioni per la redazione di una relazione geologica accompagnata da proposte progettuali per affrontare adeguatamente il problema. Il giorno 03/02/19 personale del Servizio si è recato in sopralluogo in Comune di Agordo, per gli accertamenti di rito. Nel corso del sopralluogo ha esaminato lo stato dei luoghi, i dissesti lungo la carreggiata causati dall’evento e constatato la presenza del masso scosceso sulla ex SR 203 Agordina, posizionato in prossimità della Centrale ENEL di Agordo. Nonostante le difficoltà imposte dalle condizioni atmosferiche, è stato possibile valutare in modo sufficiente l’evento di crollo avvenuto il 2 febbraio 2019, constatandone la natura indipendente da altri potenziali pericoli. Si è constatata però una fisiologica evoluzione della parete rocciosa che produce isolate masse potenzialmente instabili. L’ispezione ha messo in luce una marcata fragilità dell’intero versante, sia in termini di elevata fratturazione della parete rocciosa sovrastante, che quella di numerose masse potenzialmente instabili presenti lungo il versante anche prima dell’evento di crollo. La pericolosità del sito è quella già segnalata nella cartografia PAI (Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico) e evidentemente la classificazione in zona P4 dell’intero versante ha un chiaro fondamento. Preso atto dello stato dei luoghi, alla luce del lavoro prodotto dal geologo Nicolò Doglioni, non si può escludere il ripetersi di analoghi fenomeni di crollo dalle pendici del monte Framont, con sussistenza di obiettive condizioni di pericolo per la pubblica incolumità. Pertanto si è ritenuto quantomai urgente provvedere inderogabilmente al ripristino delle condizioni di sicurezza dell’abitato della viabilità sottostante, con un intervento di difesa del versante mediante posa di protezioni passive a valle in prossimità della zona urbana e poste a debita distanza dagli elementi vulnerabili in funzione della cantierabilità e della deformazione attesa in caso di urto. È stata individuata, quale soluzione più efficace e con un migliore rapporto costi/benefici per la messa in sicurezza delle abitazioni sottostanti il versante, l’attivazione di una somma urgenza consistente nella realizzazione di un rilevato paramassi bifacciale in terre armate di altezza non inferiore a 6 con uno sviluppo di circa 120 m. I lavori sono iniziati in data odierna (13 febbraio ’19) L’importo complessivo dell’intervento in atto ammonta a € 315.000,00. Il consigliere provinciale con delega alla Difesa del Suolo e alla Protezione Civile Massimo Bortoluzzi esprime soddisfazione per l’operatività messa in atto dagli
uffici preposti agli interventi di settore: “Ringrazio il ns Servizio Difesa del Suolo e il dott. Nicolò Doglioni per il lavoro svolto in questi giorni, finalizzato all’individuazione della migliore e più praticabile soluzione atta a consentire ai cittadini temporaneamente evacuati di poter rientrare nelle proprie abitazioni a lavori ultimati con la necessaria e dovuta tranquillità. I tempi dedicati a questo delicato lavoro (11 giorni dalla segnalazione dell’evento alla messa in campo dell’impresa in data odierna) sono stati indispensabili e, senza dubbio, brevi, vista la portata del fenomeno studiato e collocato in un’area ad elevato rischio. Per questa somma urgenza si è deciso di impegnare un importo significativo, che consentirà la messa in sicurezza di tutto il centro abitato interessato dal fenomeno in loc. Bries”.
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