CAMMINO CON LE MIE SCARPE
Mi alzo.
Cammino con le mie scarpe
Penso coi miei pensieri
Scrivo con le mie lettere
Parlo con la mia voce
Soffro col mio dolore
Aspetto la vita all’alba
come fa il killer
Anche quando essa è in ritardo
Quando sull’orizzonte non c’è più posto per me
Mi siedo e aspetto
Nessuna accusa
Nessuna delega
Nessun alibi
Abito questo corpo
che non è proprio il vestito della festa
Non me lo hanno confezionato su misura
È sempre troppo largo
o troppo stretto
Ho imparato a starci dentro
Perche’ sempre
mi son fatta bastare il mio tozzo
di vita






