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CASTELFRANCO VENETO (TV) Nei giorni scorsi, a seguito di una frana in località Acquabona, il Prefetto di Belluno, Antonello Roccoberton, ha disposto la chiusura totale della SS51, annunciando che la misura sarebbe durata almeno due settimane per motivi di sicurezza pubblica. Tuttavia, appena 48 ore dopo, su impulso dell’assessore regionale Giampaolo Bottacin, è stata comunicata una riapertura parziale della strada, con limitazioni solo in caso di pioggia. Tale repentina inversione ha sollevato forti dubbi sulla coerenza e sull’affidabilità dell’analisi tecnica alla base della prima decisione. L’Associazione Altvelox ha quindi inviato una lettera formale al Presidente del Consiglio e ai Ministri competenti per chiarire quali elementi abbiano giustificato un cambiamento così rapido, se il Prefetto abbia agito in autonomia o sotto pressioni politiche, e se abbia considerato i precedenti dissesti noti nella stessa area. Già nel 2016, infatti, era stato siglato un accordo operativo per garantire la sicurezza ad Acquabona, ma restano dubbi sull’effettiva attuazione di quei provvedimenti. A peggiorare il quadro, emerge l’assenza di un Piano di Gestione della sicurezza viaria, obbligatorio per legge, e del Piano Urbano del Traffico, mai adottato dal Comune di Cortina. Questo deficit di pianificazione è particolarmente grave in un’area montana, turistica e soggetta a rischio idrogeologico, specie in vista delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026. Alla luce di queste gravi mancanze, Altvelox annuncia la presentazione di una denuncia-querela contro le autorità coinvolte, chiedendo l’accertamento di eventuali responsabilità per la messa in pericolo della pubblica incolumità.
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