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Il mare risale e si mangia la spiaggia ed i cellulari degli ignari. I salvavita rimangono sul loro baracchino e ridono di gusto, poi, quando gli ignari tentano di recuperare il bottino perduto, fischiano e li fermano, perché altrimenti il mare si porta via anche loro. Una signora, forse francese, guarda la potenza delle onde che arrivano dove non dovrebbero e si domanda quando ha dimenticato di essere viva, con il marito, i figli, i nipoti e gli orgasmi che non ha mai ricevuto.
Sola. Di fronte all’immensità di questo mare, che respira la luna piena e non si fermerà questa notte. Scrivo, perché la luna piena fa male anche a me, perché la creatività è un potere tanto incredibile che nemmeno le forze oscure lo possono fermare. Forse dobbiamo vivere e solo vivere ciò che nemmeno ricordiamo, per poter poi ricordare di fronte a questo mare potente e questo cane saggio, seduto al mio fianco, chi siamo.
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