E poi… cè la galleria dei Castei, la Gardaland dell’Agordino. Entri e speri di uscire dall’altra parte. Può capitare di entrare nel tunnel buio, ogni tanto le luci sono tipo anni 80 psichedeliche, cioè vanno e vengono. Lungo la strada il torrentello spinto dalla discesa e l’acqua schizza da tutte le parti. Se sei fortunato ti becchi anche gli effetti fumogeni, non sono profumati come quelli delle discoteche ma sono altrettanto intensi, una bella nebbia quando gli aspiratori vanno in tilt. Il top è l’ingresso a nord, potenti cascate scheggiano il cristallo, rimbalzano sulla lamiera, fanno sussultare il conducente. E’ cosi’ da anni, da anni viene fatto notare, da anni nessuno interviene. Tanto è solo la galleria dei Castei che porta nell’Agordino delle presenze turistiche, nel vicino Alto Adige e all’industria piu’ importante del Nord Est. Gli esperti da anni chiedono che fine abbia fatto la cascatella del Pisandol che era uno spettacolo tra i ponti del Torner e dei Castei… non sarà mica quella che compare in galleria quando piove?