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BELLUNO I Carabinieri del Comando Provinciale di Belluno, nella mattinata di venerdì 21 novembre, hanno commemorato la loro patrona “Virgo Fidelis” nel Duomo di Belluno, con una messa officiata dal Vescovo della Diocesi di Belluno – Feltre, Mons. Renato Marangoni. Alla funzione hanno preso parte il Prefetto, il Presidente del Tribunale di Belluno, la Vice Presidente della Provincia di Belluno (in rappresentanza del Presidente), l’Assessore Comunale alla Sicurezza di Belluno (in rappresentanza del Sindaco), i Vertici provinciale delle Forze Armate e di Polizia, i militari della Provincia, i familiari dei militari in servizio e in congedo, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma la cittadinanza. Al termine della messa è stata letta la “Preghiera del Carabiniere” e il Comandante Provinciale, Col. Carmelo Rustico, ha sottolineato il profondo legame tra l’Arma e la Protettrice e ringraziato i presenti, in particolare i militari dell’Arma in congedo rappresentati dall’Associazione Nazionale Carabinieri, detentori e custodi dei valori e delle tradizioni storiche della Benemerita. Il Colonello Rustico ha rivolto, poi, un sentito pensiero ai Carabinieri caduti nell’adempimento del dovere e ai loro familiari, rammentando che il 21 novembre ricorre, altresì, la Giornata degli orfani, sostenuti dall’O.N.A.O.M.A.C. (Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari dell’Arma dei Carabinieri) che si occupa dal 1948, anno della fondazione, dell’assistenza alle famiglie e degli orfani dei numerosi militari scomparsi nell’attività di servizio. Nei suoi 75 anni di vita, l’Opera, voluta dall’allora Capo di Stato Maggiore dell’Arma, Col. Romano Dalla Chiesa, padre del Generale Carlo Alberto, ha visto passare nei propri ruoli oltre 30.000 giovani, di cui 13.000 nei collegi. Il Colonnello Rustico ha dunque ricordato l’Anniversario della Battaglia di Culqualber in Africa Orientale, nel corso della quale l’Arma dei Carabinieri ha scritto una delle pagine più memorabili e dolorose della propria storia militare, ricevendo la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera, della cui motivazione è stata data lettura a termine della celebrazione religiosa. A seguire, l’Associazione Nazionale Carabinieri, come ogni anno, ha voluto riscaldare gli ospiti e la cittadinanza intervenuta con la ormai tradizionale castagnata e vin brulè.
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